Sono stati alcuni bar di Perugia a finire ieri nel mirino di una nuova retata anti immigrazione clandestina della polizia di Perugia, divenuta ormai quasi un lavoro di routine nel capoluogo umbro dall'insediamento del nuovo questore Nicolò D’Angelo.
I primi ad essere fermati, nella mattinata di ieri dall’ufficio Immigrazione della questura, sono stati due cittadini albanesi, D. J., 52enne pluripregiudicato, destinatario di un provvedimento di espulsione come persona socialmente pericolosa per le sue condanne per droga, falso, minacce a pubblico ufficiale, e C. G., 45anni, clandestino, che non ha adempiuto all’invito a lasciare il territorio nazionale nel dicembre scorso . Ieri sera entrambi sono stati immediatamente rimpatriati attraverso la Frontiera Marittima di Ancona.
Arresto a Ellera – Il pomeriggio, sempre passando al setaccio alcuni esercizi pubblici, è stata la volta della squadra mobile che ha rintracciato in un bar di Ellera un uomo di 52 anni, anche lui cittadino albanese clandestino. Dagli accertamenti effettuati tramite la comparazione delle impronte è emerso che nel 2009 l'uomo era stato rimpatriato dal carcere di Genova, come misura alternativa alla detenzione, per traffico di stupefacenti commesso nel 2006. Essendo rientrato in Italia prima del termine stabilito, l'uomo dovrà adesso scontare in carcere la sua pena residua di un anno e quattro mesi. Al termine sarà nuovamente espulso.
Arresto a Elce – Nel frattempo, sempre nel pomeriggio di ieri, i poliziotti di Quartiere hanno rintracciato in un bar della zona Elce un 30enne, anche lui di nazionalità albanese, ricercato da giugno 2010 perché coinvolto in un traffico internazionale di stupefacenti. Lo straniero, che era già stato arrestato due volte per stupefacenti a Perugia dalla Squadra Mobile nel 2008 con le generalità di un cittadino bulgaro, in serata è stato accompagnato in carcere. Sono in corso accertamenti sul suo passaporto. (fda)