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RESTI UMANI, SI CERCA ANCORA SUL MONTE TEZIO PER FAR LUCE SUL MISTERO

Soro ripartite stamani le ricerche del Reparto operativo dei Carabinieri di Perugia sul Monte Tezio, dove nei giorni scorsi sono stati rinvenuti dei resti umani di provenienza ancora sconosciuta.

L'analisi condotta ieri dai militari della Compagnia di Perugia nell'area del ritrovamento, sotto la guida del capitano Giovanni Cuccurullo e dal maggiore Pierugo Todini, ha permesso solo l'ulteriore rinvenimento di un femore scarnificato e di alcuni stivali – di cui non è certo il collegamento con i resti.

Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Claudio Cicchella, la strada più credibile è che la persona in questione -probabilmente un uomo, stando alle caratteristiche degli arti- sia stato colto da un malore o comunque preso alla sprovvista da qualche animale selvatico nella zona. La presenza di un femore divorato potrebbe confermare questa circostanza, suggerita anche dal fatto che la zona è dedicata alla caccia al cinghiale e all'addestramento di cani.

Proseguono parallelamente le ricerche sui database delle persone recentemente scomparse, mentre ieri sono iniziate anche delle verifiche scientifiche sui resti, che sperano di riuscire quantomeno a collocare temporalmente il decesso.

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RESTI UMANI RINVENUTI IN UN AREA DI CACCIA A PERUGIA. MISTERO SUL LUOGO DEL RITROVAMENTO