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Restauro fontana Palazzo Comunale di Spello: sabato 31 la presentazione ufficiale

Terminata l’opera di restauro, si svolgerà sabato 31 marzo alle ore 11 nella Sala dell’Editto la presentazione ufficiale della storica Fontana di Giulio III Del Monte che si trova sul fronte esterno del Palazzo Comunale di Spello. Il lavoro è stato finanziato interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
In particolare, la fontana con l’insegna di Papa Giulio III è collocata sul lato sinistro del Palazzo comunale in luogo della scala rampante medievale d’accesso all’allora Palazzo Podestarile.
La struttura caratterizzata da un’accentuata verticalità è costituita da un’articolata composizione di elementi architettonici e scultorei che rispondono non solo ad un’esigenza funzionale, ma anche estetica. È documentata tra il 1550 e il 1555 anche se al 1551 risalgono i solleciti di pagamento per l’avvenuta realizzazione del fontanile e dell’emblema di Rodolfo Baglioni in pietra posto sopra al detto fontanile.
La fontana è formata da una semplice vasca aggettante cui versano due cannelle per l’adduzione dell’acqua. Sul fronte verticale si sviluppa un articolato prospetto riquadrata da un finta facciata definita da due colonne con capitelli ionici e completate da una trabeazione chiusa da decori a festoni. All’interno, entro una finta apertura definita da un arco a tutto sesto, campeggia una elaborata composizione scultorea costituita da quattro stemmi incastonati in cornici e decori mistilinei. Il primo stemma in alto è quello di Papa Giulio III, mentre nel registro inferiore sono collocati altri tre stemmi con al centro quello del Comune di Spello.
In corrispondenza della fonte, ma sopra al primo marcapiano, è collocata una lunetta con un dipinto: è quanto rimane dell’originaria porta di accesso al piano nobile del Palazzo Podestarile. La superficie leggermente incassata, fu decorata intorno alla metà del secolo XVI secolo con un affresco raffigurante l’Annunciazione che la comunità provvide ad illuminare con una lampada votiva. Intorno alla metà degli anni trenta del ‘900 il pittore folignate Ugo Scaramucci in sostituzione dell’affresco ampiamente deperito, ne eseguì un altro con lo stesso soggetto.