Lavori in dirittura d’arrivo per il restauro del Sipario Storico e della Scena Ricca del Teatro Caio Melisso di Spoleto dopo che nei giorni scorsi la Soprintendenza ha autorizzato il progetto per l’intervento di restauro, finanziato dalla Fondazione Carla Fendi e che sarà realizzato dalla COO.BE.C. Cooperativa Beni culturali Spoleto.
“Desidero sottolineare il prezioso clima di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti in questo progetto e ringraziare sia la struttura della direzione cultura che la Soprintendenza – ha detto il Sindaco Daniele Benedetti. In particolare il placet della Soprintendenza che ci consentirà di rispettare pienamente il cronoprogramma dei lavori. A breve saremo in grado di far partire gli interventi necessari al restauro del Sipario Storico con l’Apoteosi di Caio Melisso e della Scena “Ricca” o “del concerto”. Lavori che verranno completati come da accordi entro giugno così da consegnare il Teatro restaurato per la 55 edizione del Festival dei Due Mondi”.
Il lavori necessari per il restauro del sipario e della scena, per un importo complessivo di 294mila euro, sono stati finanziati grazie alla donazione della Fondazione Carla Fendi che ha messo in campo altri 626mila euro per un secondo lotto di interventi che riguardano la sistemazione di palchi, corridoi, scale, servizi e vani annessi, oltre alle opere impiantistiche di adeguamento alla sicurezza e le opere di adeguamento della buca d’orchestra. Questo secondo intervento, di 626mila euro, sarà avviato dopo la conclusione della 55ª edizione del Festival dei Due Mondi.
Il Caio Melisso è il più antico teatro spoletino, costruito nella seconda metà del XVII secolo sfruttando una parte delle strutture dell'incompiuto Palazzo della Signoria. Il luogo cominciò ad essere interessato dalle rappresentazioni teatrali nel 1664. Questo ambiente, nel 1668, prese il nome di “Nobile Teatro”, uno dei più antichi teatri italiani a palchetti. Originariamente aveva una struttura lignea e nel 1751 venne arricchito di decorazioni pittoriche, sipari e scene, che gli conferirono un pregevolissimo aspetto. Nel 1880 il teatro venne riaperto con la nuova intitolazione a Caio Melisso, lo spoletino bibliotecario di fiducia dell'imperatore Augusto, scrittore, commediografo e grammatico. Oggi la sala ha pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e loggione; il soffitto è decorato con dipinti raffiguranti Apollo e le Muse, mentre il sipario con la Gloria di Caio Melisso, entrambe opere di Domenico Bruschi. Il teatro ha una capienza di trecento posti ed è considerato uno dei più eleganti in Italia, inoltre, ospita da sempre importanti spettacoli del Festival dei Due Mondi.
(foto: archivio TO)