Restauro anfiteatro romano di Terni, i lavori partiranno entro il 2022: i dettagli del progetto - Tuttoggi.info

Restauro anfiteatro romano di Terni, i lavori partiranno entro il 2022: i dettagli del progetto

Marco Menta

Restauro anfiteatro romano di Terni, i lavori partiranno entro il 2022: i dettagli del progetto

Lun, 04/07/2022 - 12:31

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Tutto è pronto per il restauro dell'anfiteatro romano di Terni; "ringraziamo la fondazione Carit per il sostegno economico".

L’anfiteatro romano di Terni sarà interessato da “un restauro importante che restituirà alla struttura tutto il suo fascino, esaltandone l’aspetto storico”.

Ad annunciarlo l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Terni, Benedetta Salvati, che ha illustrato l’intervento di restauro conservativo dell’Anfiteatro romano dopo che la Fondazione Carit ha confermato il finanziamento da un milione di euro che consentirà di avviare entro l’anno i lavori.

“Ancora una volta – dichiara il sindaco di Terni, Leonardo Latini – ringraziamo la Fondazione Carit e il presidente, Luigi Carlini, per questa ennesima scelta che garantirà il sostegno economico per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città”.

L’intervento

L’intervento, in particolare, mira al restauro completo delle superfici di paramento murario, sia esterne che interne, dello storico manufatto. Si tratta, dunque, di un progetto complessivo di manutenzione e valorizzazione, riguardante l’intero immobile anche da un punto di vista impiantistico e di adeguamento alle norme di sicurezza. I lavori si articoleranno in due fasi: pulizia e restauro conservativo.

Pulizia

Per quanto riguarda la pulizia, quindi, è previsto: il taglio dell’erba con mezzi meccanici, a mano nelle aree libere; un trattamento di disseccamento degli arbusti e delle piante invasive che presentano apparato radicale innervato in profondità nelle murature, mediante iniezioni o diserbanti fogliari, con successiva asportazione; pulizia superficiale a secco delle creste e dei paramenti da depositi terrosi, da malta degradata, resti vegetali e muschi, elementi distaccati, con scope e spazzole non metalliche.

Restauro conservativo

Nel restauro conservativo, invece, rientrano: il ripristino dei conci caduti, in crollo o parzialmente distaccati dai paramenti e dalla sommità, mediante malte apposite; la protezione sommitale delle creste murarie; la ristrutturazione delle porzioni di muratura interessate da crolli o danneggiate dall’apparato radicale invasivo; la stilatura dei giunti, ove necessaria.
 

L’anfiteatro di Interamna

L’anfiteatro romano di Terni, realizzato sotto l’imperatore Tiberio (30 – 32 d.C.), sorgeva all’interno delle mura, ai margini dell’abitato. Nonostante la sovrapposizione di strutture medievali e moderne, l’edificio è ancora apprezzabile in tutto il suo sviluppo ellittico (98.50 x 73 m). L’anfiteatro è realizzato per lo più in opera reticolata, con elementi piramidali (cubilia), di pietra sponga e di calcare, disposti a filari alternati, che in origine accentuavano l’effetto decorativo. La facciata, di cui rimangono due ampi tratti ai lati della chiesa del Carmine, era scandita da lesene delimitanti campate alternativamente chiuse e aperte da archi.

Lungo via del Vescovado, ancora, un tratto di muro anulare si erge al disopra della volta dell’ambulacro, attestando che un secondo ordine si elevava sul primo, come documentato da un disegno della fine del XV secolo di Francesco di Giorgio Martini, che riproduce una parte del prospetto dell’anfiteatro ternano composto di due ordini sovrapposti, con finestre aperte nel muro del secondo ordine in corrispondenza degli archi dell’ordine inferiore.

Precedenti restauri

Sull’anfiteatro, nel 2021, è stato eseguito un primo intervento pilota con un “Cantiere Scuola”, in virtù della Convenzione con la ex Scuola per l’Istruzione Professionale dei Lavoratori Edili della Provincia di Terni. Al centro dell’attenzione, in quell’occasione, il restauro di un tratto del paramento murario, per una lunghezza di circa 16 metri e una superficie di circa 75 metri quadrati. Altre attività si svolsero nel 1934, nel 1951, nel 1980, nel 1991 e nel 2001.

Salvati: “Avremo una struttura più bella e sicura”

Al termine di tutto ciò – ha sottolineato l’assessore Salvati – avremo una struttura più bella e sicura per gli spettacoli”. “Inoltre, entro luglio 2023, dovremo affidare i lavori già finanziati attraverso i progetti che abbiamo presentato nell’ambito del PNRR per il restauro e la messa in sicurezza dell’adiacente ex Chiesa del Carmine con il suo auditorium, e per il parco della Passeggiata”. “Terminata questa articolata fase di interventi, il parco della Passeggiata sarà un luogo unico e di grande interesse, non solo a livello cittadino. Potrà offrire, infatti, monumenti storici fruibili per incontri e spettacoli in un ambiente verde, con alberature di grande pregio”.

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