Dal 13 al 15 agosto tutta la comunità gianese festeggia la riapertura della Chiesa della Madonna delle Grazie in piazza del municipio. Una Chiesa molto amata dai gianesi, che con il suo alto campanile che svetta sopra le case del borgo, è anche uno dei simboli architettonici che identifica il paese. La ricorrenza non è stata scelta a caso, in quanto il 15 agosto si celebra l’assunzione della beata vergine Maria che è anche protettrice del capoluogo e quindi la riapertura della Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie assume una valenza ancora più significativa anche dal punto di vista religioso. Una tre giorni intensa, organizzata insieme alla Pro Loco di Giano e alla parrocchia, che si aprirà il 13 agosto alle 18 con il taglio del nastro da parte del Sindaco Paolo Morbidoni, alla presenza della banda cittadina, e la solenne concelebrazione della Santa Messa con il Coro San Michele Arcangelo, che sarà presieduta dal vescovo di Spoleto Mons. Renato Boccardo e proseguirà con tante iniziative per altri due giorni.
Il restauro della Chiesa non è stato integrale, ma ha interessato la parte più antica, con il consolidamento strutturale dell’abside e del campanile trecentesco, il rifacimento del tetto e delle parti esterne e il restauro degli affreschi e dei peducci all’interno dell’abside, per un importo di oltre 300 mila euro, derivanti in parte da un contributo regionale e per la restante parte da fondi di bilancio comunale. Il Comune ha poi, con ulteriore finanziamento proprio, realizzato alcune opere di sistemazione interne, come il restauro delle colonne, delle decorazioni degli altari e della zoccolatura dipinta a marmorino nell’aula dei fedeli e ripristinato l’impianto delle campane, che era stato bruciato da un fulmine.
Da un punto di vista storico la Chiesa è stata edificata nel XIV° secolo ma ha subito un radicale intervento di rifacimento, che ha comportato anche un cambio di orientamento della struttura nel XVIII° secolo. Conserva numerose testimonianze storico artistiche di rilievo, alcune delle quali sono state valorizzate nel corso del restauro. Tra le cose più significative le decorazioni trecentesche sopra l’altare maggiore (una Madonna con Bambino) e sulla parete destra (un crocifisso) e le due tele che abbelliscono gli altari laterali, opera dei pittori Andrea Polinori e Antonio Cavallucci.
Ma la sorpresa più grande, anche dal punto di vista artistico, l’ha riservata l’intervento di restauro dell’abside, che ha consentito di recuperare pregevolissimi peducci lapidei che sono stati attribuiti allo scultore Paolo da Gualdo Cattaneo, uno dei più prestigiosi lapicidi italiani del XV° secolo, che ha operato quasi prevalentemente presso ricche committenze laziali e toscane, lasciando pochissime testimonianze in Umbria, tra cui quella di Giano sembra essere – ad oggi – l’unica ancora in situ.
Questi ritrovamenti, oltre alla storia della Chiesa, verranno ricordati nella conferenza che si terrà il 14 agosto alle ore 16.30, presso la sala consiliare del Comune, tenuta dalla ricercatrice Chiara Santini, dallo storico locale Felice Santini e dal restauratore Marcello Castrichini e che sarà trasmessa anche in streaming attraverso il sito del Comune.
A completare il programma civile due concerti, il 14 e il 15 agosto, alle ore 18 con l’Orchestra da Camera di Latina e il Duo VoxHarp, la tombolata di ferragosto organizzata dalla Pro Loco di Giano, il 14 alle 22, e la proiezione del film in piazza S,. Francesco il 15 agosto alle 21, in collaborazione con la “Gianoteca”. Mentre per quanto riguarda il programma religioso, oltre alle sante Messe, il 14 agosto alle 20.30 si svolgerà la tradizionale processione dedicata alla Madonna delle Grazie per le vie del paese. Per il Comune di Giano si tratta di un ulteriore importante intervento sul proprio patrimonio storico artistico, dopo il recupero, avvenuto due anni fa, della monumentale Chiesa di San Francesco. Tutto il programma è anche sul sito del Comune www.giano.umbria.it.