Anche nel turismo, il passaparola sul web gioca un ruolo importante. Ed ecco che recensioni, commenti, conversazioni tra gli utenti della rete rendono un posto più appetibile di un altro.
Parliamo del progetto nato dalla collaborazione tra il ministero per i Beni e le attività culturali e turismo e Travel Appeal, una start up specializzata nell’elaborazione dei big data per il turismo. Per circa un anno, 20 musei Italiani (per ora quelli più grandi) sono stati analizzati con lo scopo di comprendere come sono percepiti dai visitatori e come comunicano attraverso i propri canali web e social. Per il progetto è stato utilizzato una tecnologia che analizza la reputazione online di alberghi, ristoranti e destinazioni turistiche, così da capire i comportamenti dei turisti e comprendere le loro percezioni, studiandone le recensioni online sui luoghi della cultura italiana. Tutto questo grazie ad un algoritmo in grado di misurare i commenti in rete.
Classifiche. L’analisi ha permesso di stilare alcune classifiche secondo diversi criteri. La bella notizia è che, ai primi posti per la soddisfazione generale, si collocano la Galleria nazionale dell’Umbria che riceve il consenso del 93,95% dei visitatori, la Galleria Estense con il 91,29% e il Museo del Bargello con l’88,14%. Nella classifica sull’accoglienza, invece, è la Galleria Estense a classificarsi al primo posto accontentando il 98,74% dei visitatori, al secondo posto la Galleria Nazionale dell’Umbria con il 94,97% e al terzo il Palazzo Ducale di Mantova con il 91,03%. Meno soddisfatti, invece, i visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, al decimo posto con il 69,18% e di tutti gli altri che non sono riusciti nemmeno ad entrare fra i primi dieci.
Valutazioni. Dalla ricerca, dal gennaio 2015 al gennaio 2016, effettuata su oltre di 31mila contenuti provenienti da diverse piattaforme social (TripAdvisor, Yelp, Google+ e Facebook) è emerso un “sentiment” positivo verso i musei italiani, ma anche la valutazione generale dell’esperienza. Più negativo, invece, il giudizio sulla percezione dell’accoglienza offerta dal personale addetto, le guide, le file e gli eventi organizzati dai musei. L’analisi ha preso inoltre in considerazione quante di queste strutture turistiche hanno un sito internet e se utilizzano i social per promuoversi. Ne è emerso che tutti i musei presi in esame hanno un sito internet, più del 70% hanno una pagina Facebook, ma meno della metà di essi sfrutta altri social come Youtube, Pinterest, Instagram e Twitter.