“In questi giorni ho pensato pure al suicidio. Così mi avrete sulla coscienza e potrei vedere dal cielo cosa scriveranno”: è la frase choc detta dall’ormai ex prefetto di Perugia Antonio Reppucci alla Zanzara su Radio 24.
Intervista della quale l’emittente ha diffuso il testo. Il prefetto ha spiegato di sentirsi “come uno che sta andando al patibolo, sono diventato una larva umana”.
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“Aspetto disposizioni da parte del ministro, andrò dove devo andare. Da buon servitore accetto e ubbidisco” ha detto ancora il prefetto alla Zanzara. Alla domanda dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo, sul fatto che davvero abbia pensato al suicidio, Reppucci ha risposto: “certo”. “I giornalisti – ha aggiunto – mi hanno messo in queste condizioni. Nessuno che abbia il coraggio di andare a vedere chi è questa persona. Non so, un mostro, uno che ha sbagliato ripetutamente, uno che ha rubato, uno che ha ammazzato qualcuno… Si può fare giornalismo in questo modo?.
Si può fare giornalismo estrapolando una frase da un discorso di oltre un’ora? La penna fa più male di una fucilata, mi hanno dipinto come un mostro. Non ho mai fatto male a nessuno, nessuno ha guardato al mio curriculum, a quello che ho fatto nella vita”.
A Radio 24 Reppucci ha rivelato di essersi “chiuso nella stanza da letto, non reggevo”. “Pensavo a me stesso – ha proseguito – e a rendere conto al Padreterno. Se non c’è giustizia ma solo ricerca dello scoop, se il prefetto di Perugia è diventato il caso Italia con tutti i problemi che ci sono. Posso avere avuto una caduta di stile, chiedo scusa se ho offeso qualcuno. Chiedo scusa a quelli che non hanno capito il mio messaggio”.
Il prefetto ha quindi sottolineato di avere “la coscienza tranquilla di fronte al Padreterno perchè volevo lanciare un messaggio di risveglio, un inno alla vita invece che al suicidio: mamme state attenti ai figli, questo volevo dire”.
“Sono amareggiato e meravigliato con i giornalisti – ha sottolineato ancora Reppucci -, nei miei confronti c’è stata macelleria e killeraggio. Volevo dire suicidatevi alle madri secondo voi? Volevo dire tutto il contrario. Renzi? Chissà come gli è stata rappresentata questa storia chi ha visto integralmente il mio intervento sa che volevo difendere Perugia, l’onorabilità della città che è rappresentata come capitale della droga e non è vero. E poi dire: care mamme se c’è tanto spaccio e consumo stiamo attenti guardiamo i nostri figli in fondo agli occhi, un discorso di carattere sociologico”.