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Reopen Italy, la proposta degli esperti per la ripartenza del Paese

MILANO (ITALPRESS) – L’emergenza Coronavirus ha spiazzato in maniera drammatica i governi del mondo intero. In Italia stiamo ancora attraversando una fase interlocutoria, in cui la risposta sanitaria incomincia a dare qualche risultato, aprendo la prospettiva verso quella che sara’ la ripartenza. Una fase, quella delle politiche di rilancio del Paese, che vede quotidianamente impegnati studiosi, politici, imprenditori, parti sociali e mondo della sanita’, nella proposta di una serie di contributi e consigli. Allo scopo di raccogliere proposte e punti di vista di esperti di vari campi del nostro Paese, il fondatore e Ceo di Illimity Corrado Passera ha lanciato il sito www.reopenitaly.it, una piattaforma che punta a costruire un piano per gestire in modo integrato la doppia crisi sanitaria ed economica. Si tratta di un lavoro “open source” fatto a mille mani, allo scopo di dare alla politica spunti utili per costruire un piano complessivo, alcune proposte concrete e alcuni veri e propri allarmi. “Noi diamo degli spunti e continueremo ad aggiornarli, poi la sintesi deve farla il mondo della politica, che se vorra’ potra’ utilizzare i nostri suggerimenti – ha detto Passera all’Italpress -. Non vogliamo prenderci meriti, brevetti o copyright. Certamente serve un piano molto determinato e coordinato se vogliamo uscire dall’angolo”.
“In questo momento il Paese e’ come un’automobile che ha tutte e quattro le ruote sgonfie e che non puo’ ripartire se tutte e quattro non sono pompate a dovere – ha aggiunto Passera -. E quindi serve mettere contemporaneamente sotto controllo il contagio, adeguare la capacita’ del nostro sistema sanitario, assicurare la sostenibilita’ finanziaria di aziende e famiglie e preparare il rilancio economico. Questo passa da riaperture graduali il piu’ presto possibile, da piani di settore per assistere quelli piu’ colpiti e accelerare quelli che possono trainare la ripresa e da un grande programma di investimenti in infrastrutture, innovazione e istruzione. Il tutto a tre condizioni: gli aiuti finanziari a imprese e famiglie devono arrivare subito, il piano deve avere una regia unica e va mantenuta una comunicazione trasparente e coinvolgente per i cittadini”.
Molte aziende si sono gia’ attrezzate o si stanno attrezzando, ma non basta la sicurezza sul luogo di lavoro se non vengono assicurati trasferimenti abbastanza sicuri e se le strutture mediche non sono adeguate in caso di bisogno. “Indubbiamente non si devono riaprire le scuole – ha spiegato il banchiere -, anche perche’ quasi dieci milioni di bambini e ragazzi a strettissimo contatto, e spesso asintomatici, possono essere un veicolo di contagio enorme per i loro famigliari. Serve infine un salto di qualita’ nella gestione centralizzata dei dati anche con un’app a livello nazionale in grado di ridurre i rischi individuali e di ottimizzare le politiche terapeutiche”.
(ITALPRESS).