Ridare lustro ai partiti di destra, avvicinarsi alle idee della gente per amministrare meglio, tornare alla politica del fare partendo dalle idee: di questo ed altro si è dibattuto questo pomeriggio a Perugia presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni insieme alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e all'Onorevole Adolfo Urso, presidente di Fare Italia. Presenti anche il Professor Alessandro Campi, la Professoressa Chiara Moroni, il Consigliere Franco Zaffini ed il Sindaco Antonino Ruggiano. La Presidente Polverini nel pomeriggio ha anche incontrato la sua collega Catiuscia Marini, ricordando quanto sia importante l'azione congiunta in questo momento di crisi degli amministratori locali. Un incontro attraverso il quale gli interlocutori hanno voluto provare a dare le prime risposte a quanto è accaduto con l'arrivo del governo tecnico guidato da Monti e con le dimissioni del premier Silvio Berlusconi. Alcuni di loro si sono chiesti se il berlusconismo sia davvero finito, e da dove sia necessario ora partire, per far comprendere all'elettorato che la destra ha buone idee per governare e far risollevare il nostro paese. “Fini ci ha delusi”- ha affermato la Prof.ssa Moroni, tracciando le fila di un'alternativa alla destra finora al governo. “L'alternanza politica è di certo fondamentale al processo democratico – ha poi affermato Zaffini – ma la destra ha idee migliori. Tanti anni di sinistra in Umbria hanno rovinato la nostra regione”. Non poteva mancare il rimando alla legge elettorale, sulla quale ha incalzato la Presidente del Lazio: “la democrazia nel nostro paese è stata sospesa a causa della legge elettorale. Se sul territorio la leadership riesce ancora ad esercitare una certa influenza, i partiti non hanno ascoltato affatto i leader locali, quando sono stati scelti i tecnici. I cittadini non si sentono rappresentati e non sanno come manifestare le proprie istanze a Roma. E questo accade perché non esiste un tramite.” Sulla legge elettorale si è soffermata anche la Prof.ssa Moroni: “esiste un forte deficit di rappresentanza per via della legge elettorale attualmente in vigore. La gente, così, si allontana dalla politica perché è costretta ad eleggere un gruppo di persone nominate e non votate direttamente”. Ecco perché la Moroni ritiene che ci siano due strade possibili da perseguire per ridare fiducia e affidare un ruolo centrale alla politica nella società: “tornare alla politica delle idee e dotarsi di amministratori vicini alla gente e alla realtà, che possano dimostrare alle persone che la politica serve, può fare ed è utile. Perché se non c'è politica, sono le forze lontane da essa e prive di rappresentanza a impossessarsi del vuoto civile”.
“La fine del berlusconismo?” – “La destra ha adesso a disposizione lo spazio per costruire ciò che è sempre mancato in Italia, ossia un partito moderato e lontano dal berlusconismo” – afferma la Moroni. “In Umbria, ad esempio, stiamo provando a creare nuove idee con uno spazio virtuale, grazie al lavoro sul sito www.qualcosadidestra.it”. Per Campi “Berlusconi è salito alla ribalta cavalcando l'anti politica, ed introducendone una nuova, che è crollata perché non ha garantito i presupposti su cui era nata, e che ha generato ulteriore anti politica. I politici italiani comunicano molto bene- ha continuato Campi – ma dicono poco rispetto agli interessi reali della gente. Quest'atteggiamento crea distanza. La soluzione sta nel ricostruire il sentimento politico ripartendo dal territorio, partendo lentamente dal basso e ricreando una cultura istituzionale, il cui senso attualmente manca. Le istituzioni – ha concluso il professore perugino – sono più importanti delle persone che lo rappresentano”. Dello stesso parere l'On. Urso, il quale ha voluto sottolineare come “la seconda repubblica sia nata con l'imporsi di Berlsuconi e dell'anti politica”. Ecco perché si deve partire “dalla riforma elettorale e da quella istituzionale per permettere ai cittadini di scegliere”. Durante il dibattito, la partecipazione della gente non si è di certo fatta aspettare: un signore è infatti intervenuto dal pubblico, bloccato poi da Zaffini, lamentandosi per le nuove riforme fiscali e per le tante tasse da pagare: “è arrivato il momento che voi politici – ha affermato – ascoltiate noi cittadini, al posto di stare sempre a parlare tra di voi”.
Ale.Chi.
Video di Nicola Palumbo