Sono arrivati numerosi cacciatori da tutta l’Umbria, a Spello, per partecipare alla riunione indetta dal Coordinamento squadre cinghialiste.
Nell’introduzione ai lavori, il coordinatore Marcello Spigarelli ha invitato entro la metà di maggio ogni distretto ad indicare i propri nominativi per costituire il gruppo dirigente del Coordinamento. Che dovrà continuare ad avere – è stato ribadito – interlocuzioni con tutte le associazioni venatorie e con la Regione, per portare loro le istanze delle squadre cinghialiste, pur nel rispetto per tutte le forme di caccia.
Nel dibattito, che ha visto numerosi interventi da parte dei cacciatori presenti, è emersa la necessità di migliorare il regolamento n. 34 sulla caccia ai cinghiali in Umbria. Anche se sono state mosse obiezioni ad alcune novità contenute nella proposta di modifica presentata in Regione e sottoscritta da alcune squadre. Allo stesso tempo, è stata criticata la posizione di chi sostiene che le regole debbano restare come sono.
Nei vari interventi è stato ribadito che deve essere riconosciuto il ruolo centrale delle squadre nella caccia e nella gestione del cinghiale. Anche se non possono essere i cacciatori a rispondere completamente della gestione, in particolare sui danni provocati dagli animali selvatici.
Si è parlato, inoltre, del ruolo del cacciatore singolo, della selezione e del contenimento. E delle modalità con le quali si devono rivedere i settori, attraverso aggiustamenti che però non stravolgano l’equilibrio che con pazienza è stato raggiunto in Umbria.
Attenzione, inoltre, alla filiera delle carni, affinché diventi davvero, con efficacia e trasparenza, un’opportunità per il territorio, i cacciatori di cinghiale e chi pratica altre forme di caccia.
Sulla base delle istanze e delle proposte emerse nel corso dell’assemblea, sarà redatto un documento unitario del Coordinamento squadre cinghialiste, che sarà a breve sottoposto a tutte le associazioni venatorie e alla Regione.