La Regione Umbria ha dato il via libera al Bando “Musei e welfare culturale”, con il quale si intende sostenere progetti legati alla promozione dei musei e dei luoghi della cultura destinati alle famiglie e alle comunità con presenza di soggetti svantaggiati o in situazione di vulnerabilità, con la precipua finalità – nel coinvolgere direttamente i destinatari – di coniugare arte, cultura ed inclusione sociale. Il tutto nella convinzione che la cultura e le arti svolgono un ruolo fondamentale per la qualità della vita e il benessere dei cittadini e delle comunità, contrastando la marginalizzazione e il disagio sociale e possono essere determinanti nell’ambito della relazione d’aiuto.
Le risorse messe a disposizione ammontano ad 225 mila euro, che verranno veicolati verso gli obiettivi di attivare nuove responsabilità sociali degli operatori culturali nei confronti della comunità del territorio di riferimento ed in particolare laddove siano presenti soggetti svantaggiati o in situazione di vulnerabilità; sviluppare, ampliare e consolidare il capitale relazionale delle organizzazioni culturali; sostenere lo sviluppo di reti o rafforzare le esistenti fra strutture e operatori culturali.
Le proposte e i progetti ritenuti meritevoli e validi beneficeranno di un contributo massimo di 6.000 euro, aumentabili ad un massimo di 18.000 euro in caso di progetti presentati in associazione da parte di due o più soggetti.
Destinatari del Bando sono le micro, piccole e medie imprese culturali; i soggetti aventi forma giuridica no profit, che perseguono la gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali; le attività artistiche in tutte le discipline. Nel finanziare iniziative culturali anche innovative e di sperimentazione artistica, che prevedano la partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità con presenza di soggetti svantaggiati, i progetti potranno prevedere il coinvolgimento, a titolo esemplificativo, di case di riposo/RSA, Case circondariali, Comunità terapeutiche, Residenze protette, Case Famiglia, Reparti ospedalieri e Centri diurni per soggetti con disabilità fisica/cognitiva.