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Regione, misure anti Covid: sport, ospedali, movida | Chiesta la chiusura delle scuole per 15 giorni

Giunta regionale straordinaria dopo i dati allarmanti della crescita dei casi Covid in Umbria. La Tesei ha quindi convocato assessori e tecnici per mettere in atto una serie di attività, di cui alcune già programmate, al fine di gestire al meglio l’emergenza sanitaria.

Coronavirus, un’altra vittima in Umbria

Lo scopo è quello di dare risposte concrete ed efficienti che permettano di tenere la situazione, ad oggi sotto controllo, stabile, evitando che il sistema sanitario umbro vada in affaticamento. Ospedali dove, rispetto al piano stilato dalla Regione in estate, l’Umbria sta entrando nella fase di allerta 4 su quattro livelli.

Chiesta al Governo la chiusura delle scuole per 15 giorni

Al termine della Giunta la Presidente ha partecipato alla Conferenza Stato/Regioni durante la quale, insieme ad altri Governatori, è stata sollecitata la chiusura per 15 giorni, a partire già da lunedì prossimo, degli istituti superiori, introducendo dove possibile la didattica a distanza.

“Al momento i provvedimenti della Regione per il settore – scrive l’Ente – hanno evitato particolari criticità all’interno dei plessi scolastici, criticità che invece si possono registrare nella fase di contatto tra studenti nei pressi degli istituti pre e post lezioni”.

In caso di diniego da parte del Governo, la presidente Tesei, stimato anche l’evolversi dell’andamento epidemiologico, valuterà l’opportunità di adottare una specifica ordinanza.

La Regione attribuisce alla ripresa della scuola l’ondata di contagi in Umbria.

Tifosi negli impianti sportivi

Così come questa mattina è stata firmata un’altra ordinanza, compendiativa/restrittiva del Dpcm dei giorni scorsi, in tema di presenza di pubblico agli eventi sportivi.

Fino al 14 novembre è consentita la presenza di spettatori nelle competizioni all’aperto riguardanti gli sport riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, Comitato Italiano Paralimpico ovvero organizzati da organismi sportivi internazionai e delle rispettive federazioni nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) Sport all’aperto:

  • campionato calcio Legapro C: n. massimo di 1000 spettatori;
  • campionato nazionale di calcio serie D e campionati regionali Lega Nazionale Dilettanti: n. massimo di 500 spettatori;
  • campionati di calcio a cinque Lega Nazionale Dilettanti: n. massimo di 200 spettatori;
  • tutti gli altri sport: numero massimo di 200 spettatori.

Le capienze devono rientrare in ogni caso nel limite massimo del 15% della capienza totale consentita dell’impianto sportivo.

b) Sport in luoghi chiusi:

  • 200 spettatori ed in ogni caso nel limite massimo del 15% della capienza massima consentita dell’impianto sportivo.

Queste competizioni sportive sono consentite esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione ed assegnazione preventiva del posto a sedere e, se al chiuso, con adeguati volumi e ricambi d’aria a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente con l’obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.

Attivate 124 terapie intensive

Per quanto concerne i posti letto in terapia intensiva, così come già pianificato, la presidente ha disposto la messa a regime del numero massimo di postazioni possibili nelle strutture umbre, vale a dire 124. Si ricorda che nel periodo di maggior utilizzo, nei mesi scorsi, si è arrivati a 104 posti occupati contemporaneamente. Ad oggi i posti letto di terapia intensiva occupati per malati Covid sono 15.

Due ospedali Covid

Sempre come già programmato nei giorni scorsi, si sta procedendo all’individuazione di due ospedali Covid, uno di Livello I Dea (dipartimento d’emergenza e accettazione) e uno di base. L’ordinanza in merito sarà firmata domani dopo la riunione che si terrà in mattinata tra i vertici delle varie funzioni della macchina regionale.

Stretta sulla movida, al vaglio “zone rosse”

Nel frattempo continua l’interlocuzione da parte della Presidente Tesei con il Prefetto per un controllo costante del territorio al fine di garantire l’adozione di comportamenti corretti da parte della cittadinanza con particolare attenzione alla “movida” nelle città umbre e agli assembramenti dovuti agli spostamenti degli studenti per raggiungere gli istituti scolastici. La Presidente, infine, valuterà, a seguito dell’evolversi della situazione, ulteriori restrizioni in merito a eventi culturali ed eventuali individuazioni di zone rosse, qualora e dove ve ne fosse necessità.