La recente decisione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo il blocco dal 2012 della rivalutazione delle pensioni oltre i 1.400 euro lordi, determinerà di qui a breve la necessità di reperire dai 5 ai 10 miliardi di euro per risarcire gli oltre 6 milioni di pensionati colpiti da questo provvedimento. L’illegittimità del blocco dell’adeguamento dell’assegno pensionistico disposto dalla Riforma Fornero, la stessa che ha innalzato l’età pensionabile a 67 anni e creato il dramma sociale degli esodati, era evidente sin dalla sua approvazione; altrettanto evidente è che a beneficiare della decisione della Corte, accanto a milioni di pensionati costretti a sopperire ad ogni genere di necessità delle proprie famiglie, ci saranno quei pensionati d’oro che con i loro privilegi hanno contribuito al dissesto dei conti pubblici. L’esperienza ci ha ben insegnato dove i Governi di questi anni sono stati soliti pescare per far fronte a simili “imprevisti”; per questo è indispensabile assicurare sin d’ora che le risorse non verranno sottratte alle regioni ed al sistema delle autonomie locali. I cordoni della borsa li apra chi finora non li ha mai aperti.
Michele Vecchietti, Candidato Presidente “L’Umbria per un’altra Europa”