Svolta nel centro-destra umbro, dopo l’alleanza tra il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, e il partito della Lega Nord di Salvini. Se infatti da un lato quest’ultimo in Umbria prende piede con nuove adesioni (come quella del consigliere comunale di Perugia, Michelangelo Felicioni), dall’altro l’alleanza popolare di Ricci, dai numeri attuali, potrebbe arrivare ad eleggere, numeri importanti in cosiglio regionale.
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Un “modello francese”- Nella sua dichiarazione di adesione all’alleanza, Ricci parla di “modello alla francese (centro popolare più area sociale trasversale) che si fonda solo sulle persone che si mettono al servizio per le comunità e fanno molto, diminuendo le tasse, sviluppando lavoro e dignità nonché chiarezza e legalità. Claudio Ricci ringrazia molto la Lega Nord che con Matteo Salvini e Stefano Candiani sta sostenendo un progetto di cambiamento per la Regione (in attesa che, auspicabilmente, chi vuole davvero cambiare aderisca a questo progetto politico)“
Ma Ronconi non ci sta – “Non tutto è indifferente. L’alleanza con la Lega non facilita il confronto, pur auspicato, sulla candidatura civica di Claudio Ricci” a presidente della Regione: lo dice Maurizio Ronconi, coordinatore regionale Udc dell’Umbria.
“Le incertezze rispetto ad un condiviso programma per l’Umbria – continua Ronconi in una nota – l’anti-europeismo, la dichiarata xenofobia, le posizioni demagogiche e qualunquiste, il ruolo di opposizione dura e intransigente nei confronti del governo cui l’Udc partecipa e per ultimo, gli sberleffi nei confronti della scelta del democristiano Mattarella come Presidente della Repubblica, non offrono di certo un valore aggiunto di credibilità alla candidatura di Ricci”. Invece, secondo Ronconi, “c’è bisogno di offrire chiarezza agli elettori e ancora più di un progetto il cui architrave sia la coerenza e non la convenienza“.
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