Attacca (quasi) in una nota tutti i suoi “competitor” la candidata a presidente della Regione Umbria per la lista “Insieme per un’Umbria resistente” Martina Leonardi. Che prepara anche un presidio di protesta sotto a Palazzo Donini per la mattinata di domani, giovedì 31 ottobre (ore 11). Con lei e gli esponenti della sua coalizione (che vede insieme Potere al Popolo e Pci) ci saranno Giorgio Cremaschi e Mauro Alboresi.
Mentre prosegue il suo tour elettorale in giro per l’Umbria, Martina Leonardi coglie l’occasione per intervenire sugli altri candidati alla presidenza della Regione. “Disagio – evidenzia – è ciò che provo ogni volta che sono insieme agli altri candidati e candidate, non tanto per Proietti e Tesei, che so cosa rappresentano e con le quali ho ben chiare le differenze che ci dividono. Ma ho disagio nel vedere questo pout pourri di candidati che sono in Umbria non si sa per cosa: Rizzo, Tritto, Paolone, Pignalberi e Pasquinelli.. salvo solo Fiorini che almeno parla di cose e realtà umbre. Il resto? Fuffa Fritta”.
La candidata governatrice di sinistra contesta dunque la presenza di vari esponenti arrivati da fuori regione. “In queste elezioni – evidenzia – ci troviamo spiazzati e crediamo che questa “confusione” in Umbria sia voluta non a caso. Perché tutti qui? Questi figuri ci appaiono funzionali ad un sistema che vuole eliminare ogni forma di dissenso organizzata qui e altrove. Fu detto: verranno i tempi della politica di nani e ballerine… per ora abbiamo solo nani, che parlano di grandi sistemi e dell’Umbria conoscono ben poco.
E dove sono i temi regionali che stanno a cuore agli umbri e le umbre? Li stiamo raccontando noi. Pensate che sono stata l’unica a parlarvi delle nefaste cause che potrebbero avere gli umbri con l’autonomia differenziata. Ripeto giornalmente la necessità di avere una sanità pubblica, e solo pubblica. Sono vicina a quei comitati, a tutta la cittadinanza che si batte contro la chiusura dei reparti dell’ospedale di Spoleto, di Orvieto, contro il totale abbandono in cui versa l’ospedale di Amelia, per il funzionamento al massimo regime di tutti gli altri nosocomi della regione, e, delle condizione critiche dell’ospedale di Terni.
Se non si sa parlare ai cittadini e alle cittadine con concretezza, se non si conoscono i problemi e i bisogni delle persone perché ci si presenta alle elezione regionali? Che sia l’Umbria una Regione di sperimentazione sociale e politica? Una regione dove buttarsi come trampolino di lancio in virtù delle nazionali?”
“Ma questo – dice ancora Martina Leonardi – non va bene per gli elettori soprattutto per quella maggioranza di astensionisti che vedendo questo caos percepiscono con più forza il lato negativo della politica. La politica è una cosa seria, è un’assunzione di responsabilità e certi personaggi tolgono spazio a chi queste responsabilità potrebbe assumersele. Tolgono spazio ai giovani come me che vorrebbero provare a cambiare questa società rendendola più equa più giusta e solidale. E invece….. Benvenuti nello show!”.