Nelle foto scattate giovedì sera fuori dall’hotel Los Angeles, dove Stefania Proietti ha appena comunicato ufficialmente il proprio “sì” a rappresentare il campo largo del centrosinistra alle regionali, compare anche Massimo Monni, segno che anche l’area centrista, con simboli (ci sono anche Italia Viva e Azione) ed esponenti delle sue varie declinazioni, sarà della partita insieme al Pd, al Movimento 5 stelle, alla sinistra ambientalista ed ai civici che guardano a sinistra.
Bori: Pd regista generoso e non protagonista narcisista
Già giovedì sera il segretario regionale dem Tommaso Bori – regista di un’altra operazione a ‘campo largo’, appunto, dopo quella che ha portato a conquistare Perugia con Vittoria Ferdinandi – aveva postato una foto in cui, con sorriso sorgnone, mostra il segno di vittoria.
Il giorno dopo arriva il suo commento istituzionale: “Stefania ha dimostrato grande senso di responsabilità meditando per un tempo congruo una scelta seria e ponderata che rappresenta oggi una grande opportunità per l’Umbria. La sua è una storia di successi e di vittorie, in questi anni ha dimostrato di essere una guida affidabile e innovativa, capace di affrontare le sfide che la nostra comunità si trova ad affrontare. La sua esperienza come sindaca e presidente della provincia è una garanzia di competenza e dedizione al servizio pubblico”, dichiara Bori.
Che evidenzia: “Nella riunione congiunta dell’assemblea e della direzione regionale il Partito Democratico si era già espresso all’unanimità, indicando la figura di Stefania come il profilo migliore con cui conseguire il riscatto dell’Umbria e ambire a rilanciare la Regione dopo anni di malgoverno della destra”.
“Con la sua candidatura – sottolinea il segretario Dem- Stefania rappresenta non solo un importante punto di riferimento per il nostro partito, ma anche una figura di positiva coesione per una coalizione sempre più larga e competitiva”.
L’idea è quella di bissare il successo di Perugia e delle altre realtà dove il centrosinistra si è presentato unito: “Dopo lo straordinario successo conseguito da Vittoria Ferdinandi a Perugia, unito a quello di tanti altri sindaci dell’alleanza progressista, ritengo sia doveroso proseguire questo percorso di apertura e innovazione che abbiamo tracciato insieme a tutte forze del Patto Avanti, allargando la nostra coalizione a tutte le realtà alternative a questa destra incapace e arrogante”.
“La capacità di ascoltare e mettere al centro le esigenze delle persone è ciò di cui la società umbra ha adesso più bisogno per ricostruire un futuro migliore per la nostra regione. E questo è ciò intendiamo fare tutti insieme, al fianco di Stefania Proietti, per ribadire che l’Umbria necessità di un cambio di passo e di visione che passa innanzitutto dal diritto alla salute e la ricostruzione della sanità pubblica, dalla difesa dell’ambiente e del territorio, contro inutili inceneritori di rifiuti, dal diritto al lavoro degno e allo sviluppo sostenibile” continua il segretario. Che sottolinea l’importanza di avere una leadership forte e unita in un momento così cruciale per l’Umbria, evidenziando come la candidatura di Proietti possa rappresentare davvero un’opportunità importante per promuovere una nuova idea dell’Umbria che passa anche dalla difesa e dalla promozione dei diritti e dall’inclusione sociale.
Quindi Bori rivendica il ruolo del Pd, perno della coalizione Un Patto Avanti: “Il Partito Democratico in questi mesi è stato e continuerà ad essere un regista generoso e non un protagonista narcisista, evitando gli errori del passato e le sconfitte delle elezioni passate. Siamo pronti e sempre più motivati a lavorare per un’Umbria migliore, più giusta, più aperta e più solidale”.
Leonelli: noi l’area riformista e liberale della coalizione
Anche il segretario di Azione, Giacomo Leonelli, rivendica in qualche modo il ruolo di aver “scoperto” Stefania Proietti, quando da segretario dem, nel 2016, contribuì a quella scelta che portò il centrosinistra alla vittoria ad Assisi.
“In questi 8 anni – scrive Leonelli a proposito di Stefania Proietti – ha dimostrato un’eccellente capacità politica, tanto da temere insieme partiti con sensibilità molto diverse, e amministrativa, venendo riconfermata nel 2021 dagli assisani e guidando ottimamente la Provincia di Perugia”.
“Saremo al suo fianco – assicura – per costruire un progetto di discontinuità per l’Umbria, costruendo l’area riformista e liberale della coalizione, dialogando in maniera leale e costruttiva con le altre forze politiche, consapevoli che alcune emergenze di questa Regione a partire dalla sanità, dalle infrastrutture, dal lavoro di qualità e dall‘occupazione giovanile, necessiteranno fin da subito di impegno, visione e concretezza.
Ferdinandi indica la via
“E con la forza del Noi, un programma partecipato e l’energia positiva della collega sindaca di Assisi, anche la Regione può cambiare”. Ad indicare la strada per il successo alle elezioni è la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che posta una foto insieme a Stefania Proietti, a cui augura in grande in bocca al lupo: “Siamo al tuo fianco” scrive alla collega candidata per le regionali.
Pastorelli: si dimetta da sindaco
Da destra, la prima reazione pubblica alla candidatura – data per scontata e temuta – della principale avversaria di Donatella Tesei verso la riconferma arriva da Assisi, con l’ex capogruppo della Lega in Consiglio regionale, ora capogruppo di Forza Italia, Stefano Pastorelli. Che ricorda come Proietti in questi anni avesse sempre ribadito due concetti: “Sono una civica, non sono di sinistra” e “non lascerò mai Assisi prima della fine del mandato”.
“Ora invece – scrive Pastorelli – si candida nel ‘campo largo’ con una delle sinistre più estreme che possano esserci, sicuramente un bene per Assisi che si libererà di una persona che non pensa al bene della città ma piuttosto al suo ritorno politico (è legittimo candidarsi come Presidente di Regione, un po’ meno farlo dopo aver mentito per anni), sempre che abbia la decenza di dimettersi da Sindaco all’atto della candidatura e senza lasciarsi Assisi come seconda scelta in caso di sconfitta. Oggi – conclude – crollano tutte le bugie!”.
(servizio in aggiornamento)