Referendum, per il "no" a Perugia arriva Renato Brunetta - Tuttoggi.info

Referendum, per il “no” a Perugia arriva Renato Brunetta

Redazione

Referendum, per il “no” a Perugia arriva Renato Brunetta

Alla sala della Vaccara presentati i comitati di Forza Italia Umbria | Prima della conferenza i saluti negli uffici del sindaco Romizi insieme all'onorevole Catia Polidori
Mar, 06/09/2016 - 11:49

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Il referendum si avvicina e sul territorio proliferano i comitati per il “sì” e quelli per il “no”. Martedi mattina a presentare quelli coordinati da Forza Italia Umbria a Perugia c’era anche Renato Brunetta accompagnato da Catia Polidori. Gli onorevoli sono arrivati alla sala della Vaccara a palazzo dei Priori accolti da Fiammetta Modena, ma prima hanno salutato il giovane sindaco Andrea Romizi direttamente nei suoi uffici.
Ripartiamo dai territori, dalla nostra gente, dai nostri elettori da riconquistare – ha commentato il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati – . Non ci sono papi stranieri che con la bacchetta magica vengono e pensano di  risolvere tutti i nostri problemi. Noi siamo un grande partito  con una storia, con un presente e con un futuro“. Secondo Brunetta “al referendum gli italiani voteranno con le tasche. E’ la battaglia della vita per liberarci da Renzi. Per liberarci da questo governo mai eletto che non ha fatto nulla di buono per  i nostro Paese, per la nostra economia“. “E dopo la vittoria del ‘no’ al referendum – ha concluso l’onorevole – arriveranno tutti i “si” del centrodestra di governo: sull’Europa, sull’immigrazione, sull’economia, sul fisco. Siamo pronti a governare il Paese“.
Lo sbaglio Monti. Per il capogruppo azzurro, il “no” al referendum “rimette insieme il centrodestra di governo. Dopo gli errori che abbiamo fatto nel recente passato adesso abbiamo l’occasione della rinascita, della riscossa”. E Brunetta fa anche un salto nel passato “In quel novembre del 2011 Berlusconi non doveva rassegnare le dimissioni, lo spread era un imbroglio e contro il nostro governo c’era una congiunta nazionale ed internazionale. Non dovevamo appoggiare il governo Monti e dividerci dalla Lega, non dovevamo fare il governo con il Pd di Letta, non dovevamo fare il patto del Nazareno con Renzi. Renzi è un imbroglione, affetto da azzardo morale, fa gli accordi sapendo già di non volerli rispettare”.
(Aggiornato alle 16:20)

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