Referendum, Meloni: "Sinistra non mi sorprende, se perde c'è sempre problema di democrazia" - Tuttoggi.info

Referendum, Meloni: “Sinistra non mi sorprende, se perde c’è sempre problema di democrazia”

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Referendum, Meloni: “Sinistra non mi sorprende, se perde c’è sempre problema di democrazia”

Gio, 12/06/2025 - 20:03

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(Adnkronos) – “Abbiamo un’opposizione che non solo dichiara vittoria anche senza aver raggiunto il quorum, ma che proclama trionfante che la Meloni è stata sconfitta perché il numero di chi ha votato sì” ai referendum dell’8 e 9 giugno “è superiore ai voti che il centrodestra ha raccolto alle politiche, cosa peraltro non vera”. Così la premier Giorgia Meloni, in video-collegamento con la celebrazione del 25° anniversario di Libero quotidiano. “Se volessimo dirla tutta – aggiunge – anche chi è andato a votare e ha votato sì, ha comunque votato contro leggi della sinistra, non contro leggi fatte da noi”.  

“Io devo confessare che la reazione della sinistra al risultato del referendum non mi ha sorpreso. Perché la sinistra ragiona sempre nello stesso modo. Se vince le elezioni di qualunque genere, allora è un trionfo della democrazia. Se perde le elezioni di qualunque genere, allora c’è un problema di democrazia. E addirittura si mettono in discussione le regole della democrazia…”, dice la presidente del Consiglio. 

“Io penso che chiedere di ridurre gli anni di residenza dagli attuali 10 a 5 per ottenere la cittadinanza italiana sia una sciocchezza. Solo chi vive nei salotti dei quartieri eleganti o frequenta i club esclusivi poteva pensare che fosse una buona idea. E, se posso dire, denota anche un certo provincialismo, perché ormai sono moltissime le persone che vivono più di 5 anni in un Paese straniero e poi magari si trasferiscono altrove. Io – sottolinea – rimango dell’idea che in Italia ci sia un’ottima legge sulla cittadinanza, che non ci sia alcun bisogno di dimezzare i tempi per chiedere la cittadinanza”. 

“Se il Parlamento vorrà discutere con buonsenso di soluzioni – prosegue – per esempio per migliorare le rigidità che riguardano la richiesta di cittadinanza per chi compie 18 anni e ne ha diritto, io le valuto senza pregiudizio, sono una persona di buonsenso. Ma per il resto ho le idee molto chiare, e aggiungo che sono molto contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani”. “Quindi – rimarca Meloni – non solo penso che il Parlamento non debba modificare la legge, ma auspico anche che nessuno la presenti una proposta del genere, perché vorrebbe dire non tenere minimamente in considerazione quello che vogliono coloro che dovresti rappresentare”. 

Poi i conti pubblici. Quando questo governo si è insediato “molti erano convinti che non saremmo neanche riusciti a fare una legge di bilancio e che sarebbe stato questo di fatto a portare a una repentina caduta del governo. Credo che alcuni ci abbiano sperato sul serio e quindi mi pare sotto gli occhi di tutti il fatto che abbiamo smentito i pronostici – sottolinea – abbiamo fatto tre leggi di bilancio e le abbiamo fatte serie. Sono state tre leggi di bilancio che hanno rafforzato la nazione, che hanno dato ossigeno alle famiglie e alle imprese”. “Io sono molto fiera del fatto che oggi l’Italia si presenti al mondo forte e credibile di fronte a un quadro economico e finanziario che è ovviamente molto complesso”, dice la premier. 

“La strategia” adottata dal governo sul fronte economico “è giusta” e “bisogna continuare nella stessa direzione, bisogna consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando, rafforzare la domanda interna, proseguire nel percorso di riduzione delle tasse”, afferma Meloni. 

Capitolo occupazione. I nuovi dati Istat ci dicono “che abbiamo raggiunto nuovi record positivi in ambito occupazionale. L’ambito occupazionale è forse la cosa che mi rende più fiera. Non ci sono mai stati così tanti italiani che hanno avuto un lavoro da quando è stata fatta l’unità d’Italia – rivendica – E si tratta per di più di lavoro di qualità, perché quelli che aumentano sono i contratti a tempo indeterminato, aumenta il lavoro autonomo, diminuisce il lavoro precario”. “Da quando siamo al governo, sono stati creati più di un milione di posti di lavoro: lo dico perché oggi è anche un anniversario importante”, prosegue la presidente del Consiglio, ricordando Silvio Berlusconi nell’anniversario della sua scomparsa. Il Cavaliere, rimarca Meloni, “sul milione di posti di lavoro costruì una delle sue campagne più efficaci. Penso che sarebbe fiero di noi”. 

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