All'indomani del referendum abrogativo, il Direttivo del Circolo territoriale di Sinistra Ecologia e Libertà di Spoleto-Campello-Castel Ritaldi e Montefalco si è riunito ed ha incontrato il Coordinatore regionale del partito, Luigi Bori, per fare un bilancio e commentare gli straordinari risultati referendari ottenuti a livello nazionale, con particolare attenzione all'Umbria (59%).
Dall'incontro è emersa in modo indiscutibile la necessità che il governo debba ora fare un passo indietro, concentrandosi sulle energie rinnovabili, garantendo una gestione pubblica dell'acqua e dei beni comuni ed eliminando la strategica via della leggi ad personam. Quello dello scorso lunedì è stato un risultato indubbiamente significativo, poiché ha tracciato una linea precisa della volontà dei cittadini, che si sono espressi in modo chiaro contro il nucleare, contro la gestione pubblica dell'acqua e contro il legittimo impedimento. Altro aspetto importante è che con queste votazioni il referendum si è riaffermato come grande strumento di “democrazia diretta”, a dimostrazione del fatto che il popolo italiano vuole essere partecipe ed attivo rispetto le scelte politiche del Paese.
”Il circolo territoriale di SEL – ha commentato la coordinatrice Alessandra Massari – è stato tra i primi ad aderire al Comitato dei Referendum di Spoleto, promosso da Legambiente, Italia nostra ed altre associazioni. Questa è una vittoria straordinaria – ha evidenziato – soprattutto dopo quella delle amministrative e dei ballottaggi di 15 giorni fa. Il risultato raggiunto è il frutto della partecipazione di tanta gente, dei comitati, dei partiti politici (anche se fattivamente di pochi di essi, in verità), del lavoro di tanti, della mobilitazione di tanti cittadini nelle piazze e nella rete”. Anche il coordinatore Luigi Bori ha mostrato il suo entusiasmo, facendo notare come i cittadini abbiano risposto positivamente, nonostante la difficoltà dei quesiti. “E' stata indicata la strada – ha commentato – per la costruzione di un nuovo modello di società”. In questo scenario, il circolo territoriale di SEL ribadisce il proprio NO all’acqua privata, dando spazio ad una gestione efficiente del servizio idrico da parte del pubblico e sollecitando la Regione ad affermarlo nel proprio Statuto, poiché crede, in linea con Legambiente, che l’acqua è un diritto fondamentale che non può essere sottoposto semplicisticamente alle leggi di mercato; ribadisce il NO alle centrali nucleari, richiedendo l'apertura alle energie sicure e pulite da fonti rinnovabili, attraverso la revisione del Piano Energetico Regionale, con la promozione e la diffusione di impianti eolici, solari, fotovoltaici e a biomasse, integrati nel territorio e nei paesaggi, chiedendo anche la dismissione di impianti energetici prodotti da fossili pericolosi per la salute, come la centrale a carbone di Bastardo; ed il NO al legittimo impedimento, poiché per un Paese democratico è necessario che tutti i cittadini siano uguali di fronte alla legge, superando le modalità delle leggi “ad personam” berlusconiane. Oggi possiamo dire che gli sconfitti del referendum sono molti; non solo il Governo, ma anche tutti coloro che hanno fatto delle politiche neo-liberiste un credo politico.
Ora il circolo di SEL Spoleto-Campello-Castel Ritaldi e Montefalco si impegnerà a fare del tutto per non disperdere questo ritrovato senso civico e questa voglia di partecipazione alla politica; così, prosegue nella sua opera di radicamento sul territorio, mettendo a punto un programma di iniziative, tra le quali la convocazione di una assemblea di tutti gli iscritti, prevista per i primi di luglio e una conferenza programmatica in autunno.
REFERENDUM: INCONTRO TRA CIRCOLO “SEL” DI SPOLETO E COORDINATORE REGIONALE BORI PER ANALIZZARE I RISULTATI
Sab, 18/06/2011 - 15:39