“Libertà è partecipazione”, così recitava Giorgio Gaber in una delle sue più celebri canzoni; ed è proprio questo stesso principio che ha spinto un gruppo di donne di Castel Ritaldi ad organizzare un incontro-dibattito, rivolto a tutta la cittadinanza, sul referendum del 12 e 13 giugno. L'incontro, al quale prenderanno parte relatori esperti delle materie referendarie, si terrà oggi 9 giugno, alle ore 20.30, presso la biblioteca comunale “C. Spaziani” di Castel Ritaldi. A fare da propulsore all'appuntamento è stata la necessità, che le promotrici hanno sentito, di non sottrarre allo strumento referendario l'imprescindibile ed assoluto valore che gli spetta, attraverso un preciso senso di dovere civico e sociale.
Il 12 e il 13 giugno i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti. Si tratta di un appuntamento molto importante, dato che si potrà impedire l'affidamento dei servizi idrici alle aziende private, e ribadire così che l'acqua non è una merce, ma un diritto di tutti; si potrà esprimere la propria contrarietà rispetto ai progetti nucleari del Governo, in special modo alla luce del disastro di Fukushima, e lanciare così un segnale a favore delle energie pulite; si potrà, infine, ribadire che la legge è uguale per tutti.
All'incontro-dibattito parteciperanno: l'Ing. Piero Petesse, esperto di sistemi energetici, che esporrà in merito al quesito sul nucleare; Nicola Arcamone, portavoce comitato “2 sì acqua bene comune” Foligno, che darà qualche delucidazione sui due quesiti riguardanti il sistema idrico; e l'Avv. Stefania Bibiani del Foro di Viterbo, la quale interverrà sul legittimo impedimento.
Ma cos’è il referendum e perché è giusto andare a votare? Il referendum è uno strumento di “democrazia diretta”, attraverso il quale il popolo può esprimere la propria volontà o decisione su un tema oggetto di discussione. Il referendum è il modo con cui si esprime la sovranità popolare, sancita dal primo articolo della Costituzione della Repubblica Italiana; ed è lo strumento che ha, inoltre, permesso, nel 1946, al nostro Paese di scegliere la Repubblica come forma istituzionale dello Stato. Nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, riscoprire, poi, il significato ed il valore dei propri doveri e diritti civili, rappresenta un segnale forte per la ricostruzione della res pubblica, per la tutela e la custodia dei beni comuni, ma soprattutto per il ripristino del primato dell'interesse collettivo. Per questi motivi la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte politiche del proprio Paese è determinante per un futuro ed una società migliore.
REFERENDUM, INCONTRO-DIBATTITO A CASTEL RITALDI CON ESPERTI DELLE MATERIE REFERENDARIE
Gio, 09/06/2011 - 09:10