di Andrea Bartocci (*)
Il 12 e 13 giugno prossimi i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimere il loro voto su quattro referendum abrogativi su temi di grandissima rilevanza politica: un quesito riguarda l’abrogazione della norma ad personam sul legittimo impedimento, due sono relativi alla privatizzazione dell’acqua ed il quarto all’abrogazione del progetto di costruzione di centrali nucleari in Italia.
Il Partito Democratico di Spoleto sosterrà con la massima energia e collaborazione il comitato VOTA SÌ, per raggiungere il quorum e la vittoria dei SÌ.
Il PD è, e sempre sarà, attento alle problematiche ambientali ed energetiche nazionali e del nostro territorio, come dimostrano gli incontri promossi dal partito nelle ultime settimane e negli ultimi mesi su tematiche delicate e sentite dalla pubblica opinione e l’ordine del giorno presentato congiuntamente dal gruppo consiliare del PD e di Città Unita volto a far dichiarare il Comune di Spoleto “territorio denuclearizzato”, in cui sia vietata l’installazione di impianti che sfruttino l’energia nucleare e a mobilitare tutti i cittadini di Spoleto alla consultazione referendaria.
L’attenzione cittadina è in questi giorni focalizzata sulla questione degli impianti a biomassa di Madonna di Lugo. Su questo tema rileviamo che è paradossale che il Pdl spoletino diventi paladino della salute a livello locale mentre il Pdl nazionale vota con entusiasmo provvedimenti distruttivi dell’ambiente o demolisce senza batter ciglio il settore del fotovoltaico, fonte di energia pulita ed inesauribile e con un altissimo numero di lavoratori che si trovano all’improvviso con un futuro incerto davanti.
Il PD mostrerà sempre la massima attenzione sulle centrali a biomasse di Madonna di Lugo ed alle istanze dei cittadini, accoglie quindi con favore ed appoggia in pieno la proposte dell’Amministrazione comunale di istituire una commissione tecnica che approfondisca gli aspetti normativi, tecnici e ambientali. Auspichiamo che la commissione possa dare nei tempi più brevi possibili una risposta certa per la massima tutela della salute dei cittadini.
Con il sostegno forte e deciso ai referendum intendiamo smascherare la moratoria patacca del governo, che intende portare il Paese in una avventura nuclearista costosa, obsoleta, inutile per raggiungere gli obiettivi europei del 20-20-20 (riduzione del 20% delle emissioni di CO2 del 1990, l’aumento al 20% del contributo delle rinnovabili al fabbisogno energetico, la riduzione del 20% dei consumi energetici) e pericolosa come la tragedia di Fukushima dimostra senza bisogno di commenti.
Il nostro sostegno serve inoltre a ribadire che l’acqua è e deve restare un bene indisponibile, pubblico, accessibile a tutti, mai diventare fonte di profitto per pochi grandi gruppi industriali, magari gli stessi che vorrebbero costruire centrali nucleari.
(*) Segretario del Pd Spoleto