Reddito di cittadinanza, tra M5s e Giunta regionale è scontro sui centri per l’impiego. La presidente Marini, dopo l’incontro con il ministro Di Maio, aveva espresso perplessità circa l’attuazione della misura, in particolare per la parte che riguarda i centri per l’impiego. Una posizione alla quale avevano replicato i consiglieri pentastellati: “La Giunta non pensi di boicottare in Umbria il reddito di cittadinanza“.
Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati ora rilanciano: “Necessario rafforzare i Centri per l’impiego, sui quali la Giunta regionale avrebbe dovuto intervenire da tempo”. In una conferenza stampa con Laura Agea (capo delegazione M5s al Parlamento europeo) ed alla parlamentare Tiziana Ciprini hanno parlato degli effetti sull’Umbria di Reddito di cittadinanza, Quota 100 e in generale sulla manovra finanziaria.
“L’introduzione, con la legge ‘1/2018’ dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro (Arpal) – ha spiegato Carbonari – mira proprio a modificare, a livello organizzativo, i Centri per l’impiego presso i quali ci recheremo per verificare e monitorare la loro attività. Come pure cercheremo di avere colloqui per un confronto con i Caf, chiamati a dare giornalmente informazioni sul reddito di cittadinanza, che in Umbria, secondo un primo studio, dovrebbe interessare circa 45mila persone”.
Liberati ha spiegato che dalla prossima settimana i “portavoce pentastellati dei vari livelli istituzionali organizzeranno varie tappe nel territorio regionale, iniziando dalle seguenti città: Gualdo Tadino, Gubbio,
Foligno, Bastia Umbra, Orvieto, Terni, Castiglione del Lago, Perugia, dove incontreremo – ha detto – i cittadini per spiegare ed approfondire le misure messe in atto nei primi sette mesi dal Governo, a partire dal reddito di cittadinanza, quota cento, daspo ai corrotti, taglio delle pensioni d’oro, tassazione al 15 per cento per le piccole imprese, stop alla pubblicità del gioco d’azzardo, il pagamento dei debiti da parte dello Stato alle imprese”.
“In merito al reddito di cittadinanza – ha detto Carbonari – siamo certi del riscontro per moltissime aziende del territorio, poiché la principale parte della quota riconosciuta dovrà essere spesa per acquistare beni di prima necessità. Sono previste – ha ribadito Carbonari – agevolazioni per le imprese che si renderanno disponibili alle assunzioni dei soggetti beneficiari. Posso personalmente testimoniare – ha assicurato – che alcune aziende umbre si sono già rese disponibili ad assumere persone, utilizzando dunque questa misura. È chiaro – ha concluso – che il nostro impegno sarà sempre maggiore per portare a casa nuove misure e provvedimenti utili agli italiani e agli umbri”.