Il tema dell’utilizzo a fini sociali dei percettori di reddito di cittadinanza è stato analizzato in Consiglio comunale, a Città di Castello, con l’interrogazione di Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) e dei consiglieri di Fratelli d’Italia Riccardo Leveque ed Elda Rossi.
Lignani, in primis, ha chiesto di conoscere quanti fossero i residenti a Città di Castello a percepire il reddito di cittadinanza, quanti Progetti di Utilità Pubblica (PUC) avesse posto in essere il Comune nell’ultimo quadriennio e quanti fossero attualmente attivi, e se ci fossero stati rifiuti immotivati tra quanti non godono dell’esenzione e di quali strumenti sanzionatori disponesse l’ente.
“A giugno risultavano accolte a Città di Castello 320 domande di reddito di cittadinanza, – ha risposto l’assessore alle Politiche sociali Benedetta Calagreti – di cui 133 in carico al Centro per l’impiego, 112 in gestione al Comune e 75 con tutto il nucleo escluso dalla condizionalità di adesione ai Progetti di Utilità Pubblica (PUC). Tra questi, tenendo conto che oltre il 50% dei beneficiari di competenza dell’ente sono stati esonerati dagli obblighi di adesione ai PUC per presenza di carichi di cura nel nucleo familiare, svolgimento di attività lavorativa, frequenza di corsi di studio o condizioni di salute, sono 25 complessivamente coloro che entro la fine 2022 saranno coinvolti in iniziative rivolte alla collettività”.
Nel far presente che sono ancora pochi i progetti presentati dalle associazioni aventi diritto, l’assessore Calagreti ha anticipato che i sodalizi interessati verranno sensibilizzati dal Comune sulle opportunità dei PUC: “A seguito dell’approvazione da parte della giunta degli indirizzi per la presentazione e l’attuazione di PUC, sono stati avviati i progetti comunali e i progetti realizzati in collaborazione con fornitori di servizi con i quali il Comune aveva stipulato già una convenzione. Tutti i 4 progetti attivi hanno coinvolto 6 beneficiari, con la previsione di altri 6 durante l’anno”.
“Il Comune ha inoltre pubblicato un avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di enti del Terzo Settore – ha aggiunto Calagreti – in risposta al quale sono pervenute 3 domande, che coinvolgeranno 13 beneficiari del reddito di cittadinanza. Ad oggi tutti i percettori del reddito di cittadinanza hanno aderito ai PUC proposti e il Comune ha effettuato 32 segnalazioni agli organi competenti per mancanza di requisiti anagrafici (residenza, cittadinanza) e 3 per mancata presentazione ai colloqui con gli assistenti sociali”. In sede di replica Lignani ha evidenziato come “la pochezza dei progetti attivi a livello comunale testimoni il fallimento di questa legge, che non funziona e che auspico venga abolita”.