È stato denunciato per false comunicazioni sociali l’amministratore di una società operante nel settore del recupero e riciclaggio di rottami ferrosi operante sul territorio nazionale. A segnalarlo alla Procura della Repubblica il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni al termine di una verifica fiscale conclusa con il recupero a tassazione di costi non deducibili per un ammontare pari ad €. 2.493.579 nonché l’abbattimento della base imponibile IRAP per pari importo.
In tale ambito le Fiamme Gialle ternane, grazie anche all’effettuazione di numerosi controlli incrociati nei confronti di aziende aventi sede sul territorio nazionale, rilevavano come la società verificata avesse posto in essere un sofisticato meccanismo, volto a falsare l’esatta entità del bilancio al fine di dissimulare, da un lato, la precaria situazione economico – patrimoniale in cui la stessa versava ed ottenere quindi credito da soggetti terzi e dall’altro di ottenere un indebito abbattimento della base imponibile ai fini delle Imposte dirette.
L’indebito “lifting” al bilancio, aveva una ulteriore conseguenza per l’amministratore della società, che veniva segnalato alla locale Procura della Repubblica per la violazione dell’art. 2621 “ False comunicazioni sociali” del Codice Civile.
L’attività nel Nucleo di Polizia Tributaria di Terni non ha avuto solo risultati nella lotta all’evasione fiscale ma ha messo alla luce gli effetti distorsivi alla libera concorrenza e al corretto funzionamento dell’importante settore del recupero e riciclaggio dei rottami ferrosi posto in essere dalla società verificata tesa ad offrire servizi ad un prezzo inferiore rispetto a quelle aziende che operano nel rispetto della peculiare normativa che disciplina la materia.