Entro l'estate arriverà “un nuovo portale web della Polizia. Un portale che prevede finestre di dialogo e porterà la Polizia a essere più presente sulla
rete, compresi i social network” e attraverso il quale “non solo si potrà chiamare la Polizia online, ma avviare contatti diretti e ottenere chiarimenti e aiuto”. Lo annuncia Antonio Apruzzese, direttore della Polizia postale e delle
telecomunicazioni, in una intervista al Corsera, spiegando che i reati virtuali sono in crescita, soprattutto “la diffamazione e il furto di identità digitale”. “Certamente – spiega – utilizzare forme di spiccata violenza verbale o espressiva può ritenersi l'avvio di un percorso che prelude alla vera e propria violenza fisica. Lo verifichiamo sia nell'ambito di diverbi interpersonali che spesso sfociano in aggressioni fisiche, così come pure in forme di proselitismo via web di ideologie discriminatorie e violente
di carattere etnico, religioso, sessuale e altro”. E “fatte le ovvie valutazioni del caso, esclusi scherzi o burle, è sempre opportuno segnalare questi episodi alla polizia''.