Si tratta di due persone residenti nei comuni di Assisi e Torgiano, a incastrarli le immagini di videosorveglianza e il riconoscimento via foto delle vittime
Sarebbero responsabili di tre rapine ai danni di due uffici postali a Brufa e Ospedalicchio e a una farmacia di Perugia i due uomini di nazionalità italiana, residente uno nel comune di Assisi e uno nel comune di Torgiano, arrestati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Assisi e ora ‘ospiti’ del carcere di Capanne.
A chiedere la misura cautelare – concessa dal gip “tenuto conto delle specifiche modalità e circostanze dei fatti, denotati da estrema spregiudicatezza e professionalità nella perpetrazione di reati contro il patrimonio e dall’allarmante personalità degli indagati” ricostruire dai militari guidati dal capitano Vittorio Jervolino – la Procura di Perugia.
Tre i colpi, due ad uffici postali e uno a una farmacia, che secondo i carabinieri sono stati compiuti dai due uomini, rintracciati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di rintracciare l’autovettura usata dai due uomini, poi riconosciuti anche grazie al riconoscimento fotografico dei dipendenti dell’ufficio postale e della farmacia. Nello specifico prima rapina è avvenuta il 10 maggio scorso, quando un uomo era entrato armato di taglierino all’interno dell’ufficio postale a Brufa, nel torgianese, e si era fatto consegnare dall’unico impiegato presente i 900 euro contenuti all’interno della cassa, per darsi poi alla fuga su un’auto condotta da un complice e rimasta in attesa nei pressi dell’ufficio postale.
Il 27 giugno una rapina con una dinamica simile era avvenuta a Bastia Umbra: in quel caso un uomo con passamontagna era entrato armato di pistola all’interno del locale ufficio postale e si era fatto consegnare dalla direttrice e dall’impiegato presenti 500 euro, scappando poi sempre a bordo di un’auto condotta da un complice. Infine, il 17 luglio i due avrebbero colpito una farmacia di Perugia, all’interno della quale un uomo, travisato con occhiali da sole e mascherina, aveva mostrato il calcio di una pistola alla farmacista e si era fatto consegnare circa 800 euro in contanti.
