Trasimeno

Rapina negozio ma titolare risponde a colpi di scopa in testa, arrestato 41enne

È entrato in un negozio brandendo un bastone di ferro lungo circa 30 centimetri, intimando alla titolare di consegnargli il denaro. Lei, però, non si è fatta intimidire ed ha cacciato il rapinatore – rivelatosi poi essere un 41enne della zona – a colpi di scopa in testa. Ora l’uomo accusato della rapina, dopo essere stato identificato, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Perugia e notificatagli dai carabinieri della stazione di Castiglione del Lago. Notifica avvenuta nel penitenziario perugino dove il 41enne si trova già recluso a seguito di una condanna definitiva a quattro mesi di reclusione per i reati di lesioni personali e abuso dei mezzi di correzione per fatti avvenuti nell’anno 2017.

La tentata rapina era avvenuta circa un mese fa ai danni di un negozio del Trasimeno. L’uomo si era introdotto all’interno di un esercizio commerciale con volto travisato e, brandendo un ferro, avrebbe intimato alla titolare di consegnargli l’incasso; la donna, aiutata anche dalla mamma sopraggiunta, aveva però reagito alla rapina colpendo l’aggressore con una scopa più volte al capo, costringendolo alla fuga. Il rapinatore solitario si era allontanato per le vie limitrofe, attirando l’attenzione di diversi passanti allarmati anche dalle urla delle due donne. I militari dell’Arma, grazie alle testimonianze raccolte nell’immediatezza e all’analisi dei filmati di videosorveglianza di cui è dotato il negozio, sono riusciti ad identificare il presunto responsabile e a deferirlo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia. L’ufficio, dopo aver delegato ai militari ulteriori indagini, ha acquisito ulteriori elementi dai quali emergevano sia i gravi indizi di colpevolezza che il pericolo di reiterazione del reato; per tali fatti veniva avanzata richiesta di misura cautelare. Il GIP del Tribunale di Perugia, valutati gli elementi raccolti e definendo quella dell’indagato una “personalità incline alla commissione di delitti, anche mediante l’uso della violenza e di armi” ha applicato nei confronti dell’uomo la misura della custodia cautelare in carcere. Che appunto è stata notificata mentre il 41enne si trovava già recluso a Capanne.