Città di Castello

Rapina con machete al distributore, mezz’ora dopo tifernate aggredito e derubato nell’androne

Due vere e proprie rapine, in poco più di mezz’ora, hanno sconvolto l’antivigilia di Natale a Città di Castello.

Rapina al distributore

Il primo episodio, avvenuto appunto lo scorso venerdì (23 dicembre), ha avuto luogo al distributore di benzina di San Secondo, dove dopo le 19, due uomini a volto coperto e armati di coltello – sembrerebbe addirittura un machete – hanno minacciato il titolare dell’attività mentre stava chiudendo, intimandogli di consegnar loro l’incasso della giornata. I malviventi, una volta portato via un bottino da 1500 euro, si sarebbero poi allontanati a piedi, con estrema e “preoccupante” tranquillità, probabilmente diretti verso l’auto che li aspettava nelle vicinanze.

L’aggressione alle porte del centro, 30 minuti dopo la rapina

Mezz’ora dopo, come detto, stavolta alle porte del centro storico Città di Castello, ecco una seconda rapina: ancora una volta due persone a volto coperto hanno preso di mira un tifernate di 60 anni che stava rientrando a casa, soprendendolo nell’androne del condominio. I due ladri hanno puntato al marsupio del malcapitato che, nonostante, la strenua resistenza, ha ceduto dopo alcuni colpi in testa sferrati dagli spietati intrusi. Nella fuga i due aggressori hanno pure perso gran parte degli oggetti contenuti nel borsello, andandosene via quindi con un magro bottino. Per l’uomo si è parlato invece di una prognosi di 7 giorni per alcune ferite riportate proprio al capo.

Il sospetto

Sul caso di San Secondo stanno indagando i carabinieri di Città di Castello. Il sospetto è che entrambe le rapine, per il lasso di tempo davvero breve incorso tra le due (la frazione è distante solo 7 km dal capoluogo), possano essere state messe a segno dalla stessa coppia di malviventi. I militari starebbero lavorando in modo coordinato con la Polizia tifernate, che indaga invece sull’aggressione ai danni del 60enne tifernate. Si cerca di carpire qualche informazione soprattutto dalle telecamere di videosorveglianza proprio nel tragitto tra San Secondo e Città di Castello.