E’ finito male il tentativo di un folignate di rapinare l’Oviesse di Via Umberto I a Foligno visto che i dipendenti del centro, accortisi dell’azione, hanno chiuso le saracinesche riuscendo così ad ‘intrappolare’ il malvivente. Ma andiamo con ordine. M.F., queste le iniziali dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine, entra nel market e si impossessa di alcune maglie e di un cappello non prima di aver tolto le tacche antitaccheggio (danneggiando così anche gli stessi capi rubati). Il malvivente non sa che nelle maglie ci sono anche delle strisce adesive antitaccheggio che fanno il loro dovere segnalando il tentativo di furto, una volta che il pregiudicato si avvicina ai sensori. Scatta così l’allarme con il personale della Oviesse che abbassa le saracinesche grazie ai dispositivi elettronici di azionamento. Sono momenti di forte tensione. Il folignate, vistosi perso, cerca disperatamente una via di fuga: ne nasce una colluttazione con la direttrice del centro commerciale che ha riportato la frattura del dito pollice della mano destra. All’esterno però si trova un agente del locale commissariato che è fuori servizio ma, compresa la situazione, da l’allarme ai colleghi. In pochi minuti arriva una pantera della polizia i cui agenti, coordinati dal vicequestore Bruno Antonini (al centro in una foto d'archivio), arrestano il delinquente con l’accusa di rapina e lesioni. Oggi si terrà a Perugia il processo per direttissima. (Car.Cer.)
© Riproduzione riservata