Rapina alla Bps, presi i banditi. Alle ore 12.40 di ieri 24 agosto, due soggetti travisati con maschere e parrucche sono entrati all’interno della filale della Banca Popolare di Spoleto di Narni scalo a Terni e simulando di avere una pistola sotto la maglia si sono fatti consegnare oltre 8.000 euro in contanti. Successivamente i malfattori, dopo aver chiuso i dipendenti della banca all’interno del bagno, si sono dati alla fuga a bordo di una Fiat Uno.
Rapina in banca, malviventi con parrucche minacciano cassieri
La fuga. Le prime ricostruzioni dei Carabinieri hanno consentito di appurare che l’auto, rintracciata poco dopo il colpo, era stata oggetto di furto in Terni e che i due soggetti dopo aver cambiato auto si erano dati alla fuga a bordo di una fiat 500 bianca in direzione Orte.
Due rapine alla stessa ora. Circa alla stessa ora, era in corso un altro servizio di monitoraggio da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Viterbo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Civita Castellana al casello di Orte a seguito di un’altra rapina messa a segno a Vignanello all’interno di una banca.
Le ricerche. Immediatamente i Carabinieri della Compagnia di Amelia hanno predisposto presidi e controlli sulle principali vie di comunicazione e indicato ai colleghi di Viterbo che il veicolo utilizzato per la fuga potesse essere una Fiat 500 bianca rubata a Terni meno di un’ora prima. I Carabinieri a Orte, hanno notato proprio 2 soggetti a bordo di un’auto, di cui uno abbassato nei sedili posteriori, passare proprio al casello autostradale di Orte a bordo di un’autovettura che corrispondeva alla descrizione.
Il blitz. L’auto sospetta è stata pedinata fino alla barriera autostradale di Roma-Nord. Lì è scattato il blitz: i Carabinieri, una volta che la fiat 500 si è fermata per incolonnarsi per il pagamento del pedaggio autostradale, hanno accerchiato l’autovettura e immobilizzato i due malfattori. Il bottino è stato recuperato interamente e all’interno del mezzo è stato rinvenuto materiale utile al mascheramento, bastoni e numerosi spadini utilizzati per il furto di autovetture.
Finti pescatori. Un particolare, che comunque non ha ingannato gli operatori, è il modo in cui i due soggetti sono si sono allontanati dal luogo della rapina: sulla fiat 500 avevano attaccato un sacchetto con i bigattini e all’interno del mezzo avevano numeroso materiale in vista da pesca al fine di far pensare, in caso di controllo, che gli stessi erano di ritorno da una giornata di pesca.
Gli arrestati, già noti alle forze di polizia per gli stessi reati, sono stati trasferiti nella Casa Circondariale di Rieti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.