Terni

Raffica di denunce a Terni: anche a chi va a raccogliere asparagi o in chiesa

Super lavoro per la Procura della Repubblica di Terni in queste settimane. Sono tanti i nuovi fascicoli aperti per chi non rispetta i decreti della presidenza del Consiglio dei Ministri in merito al Coronavirus. E in molti lo fanno per motivi futili, come ad esempio chi prende l’auto per andare a raccogliere gli asparagi.

I controlli da parte delle forze dell’ordine sono infatti rigorosi. Tante dunque le denunce a piede libero per chi esce di casa per motivi non legati a reali situazioni di necessità. E così se nei primi giorni dopo l’entrata in vigore delle normative sono stati in diversi ad essere denunciati ad esempio per essersi recati all’autolavaggio, vigili urbani, polizia, carabinieri e finanzieri si trovano ogni giorno a fare i conti con le scuse più disparate.

In diversi nel Ternano in questi giorni sono stati denunciati per essere andati in campagna a raccogliere asparagi o altre erbe spontanee.

Ma c’è perfino chi è stato denunciato per essere andato in chiesa. Una cosa di per sé non vietata, visto che i luoghi di culto rimangono aperti. Purché però si rimanga non distanti dalla propria abitazione. No dunque a chi percorre chilometri e chilometri per andarci, come è accaduto o perlomeno addotto come scusa. Anche perché tutte le diocesi ogni giorno offrono messe o momenti di preghiera in diretta sui social network, così come radio e tv cattoliche.

Con la nuova stretta del Governo, comunque, anche i controlli sono ora più rigidi. L’imperativo dunque è quello di restare a casa o uscire soltanto per situazioni di reale necessità. Ne va del bene di ciascuno.