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Raduno Ducati Sant’Egidio, mancano pochi giorni all’ora x

Il “Raduno Ducati Sant’Egidio” torna il 6 e 7 settembre, tagliando il traguardo dell’ottava edizione. Organizzato da un gruppo di amici uniti dalla passione per la due ruote, i motoraduni, il marchio ed il territorio di appartenenza, ha dalla sua il credito conquistato sul campo. Ad esserne l’anima, Francesco Marcaccioli, Luca Lollini, Alessio Tozzuolo, Loris Ontari e Claudio Ferroni, “5 teste che pensano e si mettono d’accordo, senza gerarchie né strutture associative, circostanza questa – spiegano – capace di farci agire con snellezza”.

Nel DNA del gruppo, creatività e propensione alla sfida. “Siamo nati per scommessa – ricorda Francesco – L’inaspettata vittoria della Ducati, che nel 2007 con l’australiano Casey Stoner conquistò il Campionato del Mondo di MotoGP, ci indusse a dire ‘facciamo festa’; da una porchettata siamo riusciti a fare qualcosa in più, oggi lavoriamo 6 mesi l’anno per costruire l’unico Raduno Ducati della provincia di Perugia e lo facciamo con soddisfazione. Nel 2013 abbiamo registrato 380 iscritti, provenienti da tutta Italia con rappresentanti di sodalizi quali Desmo Romagna D.O.C., Bisto Day, D.O.C. Pesaro Urbino, Ducati Club Perugia, ma anche motociclisti e motocicliste giunti da Latina, Firenze, Riccione, Rimini, Fano, Teramo. Sappiamo che la maggior parte torneranno e si annunciano nuovi gruppi, come il D.O.C. Abruzzo. Considerando gli accompagnatori, le presenze stimate nel nostro ‘Desmo Village’ generalmente sono circa il doppio degli iscritti”.

Il valore aggiunto dell’appuntamento, cresciuto soprattutto con il passa parola, è coinvolgere un intero paese, Sant’Egidio, mobilitato con la Pro Loco per cucinare i pasti, oltre ad alberghi convenzionati che a prezzi ragionevoli offrono ospitalità. “Il buon rapporto costo/qualità – raccontano ancora i 5 amici – è apprezzato dai partecipanti, al pari della consuetudine di destinare parte del ricavato a scopi benefici”. Oltre alla gastronomia, si punta a recuperare la tradizione ed i valori culturali; lo stemma del Motoraduno scaturisce dal disegno del circuito che negli Anni Cinquanta insisteva all’interno dell’Aeroporto ed ospitava le gare del Campionato Italiano con i piloti più famosi. Quella pista, diventata un accattivante logo, campeggia ora sulle magliette distribuite ai radunisti ed è il segno distintivo dell’appuntamento che, complice il dinamismo organizzativo, da tempo ha scelto di promuoversi e rappresentarsi con immagini filmate professionali.

Il trailer ed il racconto della due giorni, con le bellezze del territorio mostrato in percorsi turistici sempre diversi sono scaricabili su you-tube ed apprezzate dagli utenti dei social network. Per l’edizione 2014 studiati 80 km, tra andata e ritorno, alla scoperta delle Vie del Sagrantino, nelle campagne intorno a Bastia Umbria, Bevagna, Costano, fino alla Cantina Caprai dove, la domenica, è previsto un aperitivo con assaggio di vini nobili compreso il Sagrantino. Molti gli ospiti speciali, da Davide Zaccagnini della nazionale Italiana Trial che proporrà un’esibizione ad alto tasso di spettacolo ad Emiliano Malagoli, fondatore dell’associazione ‘Di. Di. Diversamente Disabili’ presente con una sua moto dotata di leve manuali per mostrare come le abilità fisiche differenti non sono un ostacolo. Immancabili, nel Desmo Village le chicche da esposizione del collezionista Giuseppe Sandroni, in particolare le Ducati GP di Loris Capirossi e Troy Bayliss, nonché altre esponenti della Case italiane, la Moto Guzzi 8 cilindri ideata per gareggiare nella Classe 500 del Motomondiale nel 1956 e 1957, la Yamaha YZR500 OW19 quadricilindrica condotta da Jarno Saarinen.

“Il Raduno – sottolinea uno degli organizzatori – nasce a tema Ducati ma sono gradite moto di tutti i marchi, l’obiettivo è stare insieme e creare aggregazione, con il cibo e la torta al testo, una Lotteria con primo premio una tuta Ducati ed un casco Arai, seguito da un viaggio di 5 giorni per 2 persone all’Isola di Man, teatro del famoso Tourist Trophy ed altri 18 premi. Non mancherà poi la musica live con la cover band ‘Withe Rose’”. Ma c’è ancora qualche altro sogno nel cassetto? Una maggiore sinergia con l’Aeroporto “San Francesco” ed incrementare, con l’apporto degli sponsor, l’acquisto di gazebo e gonfiabili per dare maggiore autosufficienza al Raduno.