Città di Castello

Radioterapia tifernate protagonista di uno studio multicentrico nazionale

Il reparto di Radioterapia dell’ospedale di Città di Castello – diretto dalla dottoressa Marina Alessandro – è stato inserito in uno studio al quale hanno aderito 10 centri italiani, i cui risultati sono stati pubblicati pochi giorni fa nella rivista “Cancers” in un articolo dal titolo “Intraoperative Electron Radiation Therapy (IOERT) Anticipated Boost in Breast Cancer Treatment: An Italian Multicenter Experience”.

Dei 797 pazienti analizzati, ben 411 sono stati quelli trattati nella struttura tifernate. Le conclusioni dello studio hanno evidenziato come il sovradosaggio con tecnica intraoperatoria possa rappresentare un vantaggio per le pazienti con carcinoma della mammella che richiedono radioterapia adiuvante, poiché riduce il tempo totale di trattamento e la tossicità post-trattamento.

La Radioterapia intraoperatoria è una delle procedure per le quali l’ospedale di Città di Castello si è caratterizzato da oltre 15 anni e l’inserimento del reparto nello studio e la pubblicazione in ‘Cancers’ conferma la sua importanza. La struttura non ha mai interrotto le attività, nonostante il fatto le varie fasi pandemiche abbiano richiesto dal 2020 un profondo cambiamento organizzativo dell’offerta di prestazioni. L’accesso alle cure è stato garantito a tutti i cittadini che abbiano avuto necessità di trattamenti radioterapici attraverso i criteri definiti dalla Regione Umbria e rimodulati con le procedure specifiche condivise ed approvate dalla direzione sanitaria del presidio di Città di Castello.

Questo approccio, basato su percorsi ed orari dedicati, ha consentito di effettuare in regime assoluta sicurezza per operatori e pazienti, anche trattamenti su pazienti Covid-19 positivi, per i quali interrompere o differire la terapia avrebbe potuto compromettere il percorso terapeutico.


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Nel 2020 sono stati trattati dal servizio 528 pazienti per un totale di 23.781 prestazioni erogate. Nel 2021 sono stati ottimizzati i percorsi introdotti nell’anno precedente e, nonostante il permanere delle difficoltà legate al Covid-19, sono state effettuate 26.236 prestazioni con 570 pazienti sottoposti a cicli di radioterapia (di cui 72 provenienti da fuori regione).

Alle attività prettamente ambulatoriali si sono aggiunte quelle di integrazione e di supporto alla Chirurgia Senologica, attività mai interrotta in questi due anni. In questo periodo sono state valutate dal gruppo oncologico multidisciplinare 589 pazienti affette da tumore della mammella, 87 di queste, essendo risultate eleggibili, sono state sottoposte a procedura di Radioterapia intraoperatoria.