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Raddoppio ferroviario Spoleto – Terni, RFI “Non è stato eliminato dai nostri progetti” | Il Comune “Opera strategica”

Il raddoppio ferroviario Spoleto – Terni non è stato eliminato dai progetti di RFI. Lo precisa la stessa Rete ferroviaria italiana dopo l’allarme dei giorni scorsi raccolto dalla Confcommercio spoletina in seguito alla sparizione nel piano commerciale del raddoppio atteso da tempo in Umbria.

“Nel Piano Commerciale pubblicato online – viene spiegato da RFI – è stata scelta una rappresentazione che, come spiegato in premessa, non prevede tutti i progetti che non hanno almeno una fase funzionale realizzativa finanziata all’interno del Contratto di Programma 2017-2021, ovvero lo strumento che regola gli investimenti sull’infrastruttura, firmato da RFI e Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Questo non vuol dire però che le opere di cui si parla nell’articolo siano state eliminate dai progetti di RFI.

Il Contratto di Programma, che ha avuto un iter di approvazione molto lungo, viene infatti periodicamente aggiornato. Attualmente è in fase di approvazione l’Aggiornamento 2018-2019, che ha già ricevuto l’ok del CIPE e che, nello specifico, contiene finanziamenti per 2 mln di euro per una project review della tratta Spoleto – Terni. Negli aggiornamenti degli anni successivi del contratto di programma è prevista la copertura necessaria all’adeguamento della progettazione e alla realizzazione dell’opera”.

E dopo le precisazioni di RFI interviene anche il Comune di Spoleto con una nota: “In merito al raddoppio ferroviario Spoleto/Terni l’amministrazione sottolinea che l’opera, inclusa nella legge obiettivo 443 del 2001, ha ottenuto la valutazione di impatto ambientale nel lontano 2003. Ma non risultano da allora altre significative attività. Il Quadro finanziario, datato maggio 2018, parla di una disponibilità di soli 11 milioni di euro su un costo totale di circa 572 milioni di euro. L’opera, in tutti questi anni, è sempre stata finanziata soltanto per l’1,9% del fabbisogno.

Il Comune – anche alla luce delle odierne precisazioni di RFI sul fatto che l’opera non è stata eliminata dai progetti, ma anzi ribadendo la previsione di una copertura necessaria per la progettazione e la realizzazione dell’intervento – condivide l’opinione che si tratta di un’opera strategica, che apporterebbe indubbi benefici, deflazionando anche i collegamenti col nord, concentrati oggi solo sulla alta velocità e migliorando sensibilmente quelli di Roma con l’Adriatico e tali da giustificarne l’esecuzione. Proprio in riferimento a ciò saranno ulteriormente sensibilizzate RFI e la Regione Umbria”.

(aggiornato alle ore 15.10)