Terni

Raccordo chiuso, lunedì tavolo al Ministero. Le modifiche alla viabilità proposte

Si terrà lunedì 8 giugno l’atteso tavolo con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sulla chiusura del viadotto di Montoro e del raccordo Terni – Orte. Ad annunciarlo è il sindaco di Narni Francesco De Rebotti.

Si tratterà di una videoconferenza alla presenza del ministro Paola De Micheli, con la Regione Umbria, la Provincia di Terni e tutte le istituzioni interessate. Mentre oggi (venerdì) alle 12 è in programma una nuova riunione del COV, il comitato operativo per la viabilità, che coinvolge 4 diverse prefetture: Terni, Viterbo, Perugia e Rieti.

Da stamattina Anas in campo con interventi provvisori

Già da stamattina, comunque, i tecnici dell’Anas sono in campo nella zona di Montoro per interventi provvisori sulla viabilità alternativa. Come segnaletica orizzontale, verticale e luminosa necessaria per una migliore gestione del traffico sulle strade dove sono stati dirottati i veicoli.

Il punto della situazione lo ha fatto il sindaco di Narni durante una lunga diretta su Facebook nella serata di giovedì.

De Rebotti ha ripercorso quanto avvenuto finora, ribadendo la necessità di intervenire rapidamente sul viadotto per garantire “l’incolumità delle persone che ci passano sopra”. Ed ha relazionato sull’incontro avuto con l’amministratore delegato di Anas, Simoncini. Qualcosa è leggermente migliorato, dopo il caos totale di mercoledì, nella giornata di ieri. Con i mezzi pesanti intercettati al casello autostradale di Orte e fatti reimmettere sulla A1 dalla polizia stradale.

Lavori sul raccordo dureranno mesi

I lavori, ha spiegato Anas, dureranno alcuni mesi, ma in campo ci sono delle procedure accelerate. L’azienda ha già infatti al lavoro i tecnici per la progettazione e a disposizione la ditta che se ne occuperà grazie ad un accordo quadro. “Non serve applicare un modello Genova” sostiene il sindaco De Rebotti, intervenendo sulla proposta avanzata da alcuni politici. Che però incalza sulla necessità di uscire da una fase emergenziale per ragionare a lungo termine, visti appunto i tempi lunghi che si prefigurano.

Le modifiche alla viabilità proposte per evitare l’accesso al raccordo

Il Comune di Narni, quindi, ha elaborato due proposte, già sul tavolo delle istituzioni competenti. Una riguarda interventi ad ampio raggio su varie problematiche del territorio narnese, come già annunciate nelle scorse ore. L’altra invece è in merito alla viabilità per evitare l’intasamento insostenibile soprattutto dei mezzi pesanti dentro le arterie del territorio.

A tutti i mezzi pesanti che non insistono nel nostro territorio va impedito di entrare” incalza De Rebotti. Che propone: “Autostrade spa deve segnalare ai caselli di Orte e Magliano che i camion non possono uscire per accedere alla superstrada Terni – Orte. Vanno indirizzati invece nell’arteria Orvieto – Todi per accedere alla E45 oppure allo snodo di Bettolle. I mezzi pesanti che provengono da nord, invece, vanno intercettati e spostati sulla Terni – Rieti, quindi possono ricongiungersi con la Salaria all’altezza di Fiano Romano.
Non bastano però –
incalza il sindaco – i segnali stradali, servono dei presidi fissi da parte dell’Anas. In queste ore sono stati fatti dei presidi fissi ad Orte e basta, grazie alla polizia, ed in parte hanno giovato. Ma bisogna farlo necessariamente anche a Magliano Sabina”.

Con lo snellimento del traffico pesante, a quel punto si riuscirebbe a gestire più semplicemente quello leggero. Con l’ipotesi di cartelli stradali all’interno del territorio narnese per distribuire il traffico da diverse direttrici.

L’intervento della Provincia di Terni

Su quanto sta avvenendo in questi giorni interviene anche il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi: “Bisogna pensare da un lato ad affrontare la gestione del traffico sulle nostre strade, dall’altro a programmare per il futuro prossimo, tenendo conto che gli interventi sul viadotto, assolutamente indispensabili, dureranno molto tempo”.

Lattanzi per questo ha predisposto una lettera da inviare ai vertici di Anas Umbria nella quale sottolineare una serie di problematiche che interesseranno direttamente la Provincia di Terni. “Oltre alle richieste che, come annunciato da lui stesso, il sindaco di Narni farà ai vertici Anas – spiega Lattanzi – dobbiamo pensare a gestire al meglio le situazioni contingenti che un tale volume di traffico, del tutto eccezionale, produrrà sulle strade. Per quanto ci riguarda, ad Anas chiediamo soprattutto una collaborazione stretta, ciascuno per le proprie competenze e capacità operative, per affrontare i problemi che inevitabilmente si verificheranno”.

“Strade alternative al raccordo sono sottodimensionate”

Le strade di competenza della Provincia sono: strada dei Confini (comune di Narni), SS3 Flaminia (ANAS Umbria), SP1 tuderte Narnese, SR 3 Ter di Narni Sangemini, SR 204 Ortana, SP 28, SR 205 Amerina.

Tutte strade – sottolinea ancora il presidente – che non sono dimensionate per un flusso di traffico di portata nazionale come quello del raccordo e andranno inevitabilmente in sofferenza anche strutturale. Dal punto di vista della gestione dei flussi ad Anas chiediamo di apporre apposita segnaletica a Perugia per deviare il traffico in altre strade prima che arrivi nel ternano-narnese, sfruttando le arterie dell’orvietano e altre strade alternative per raggiungere il Lazio e le altre regioni più a sud o per riprendere la A1.

Le nostre strade – aggiunge poi il presidente – avranno bisogno di manutenzioni costanti che Anas, con le sue squadre operative, è in grado di assicurare agevolmente, come, ad esempio, sfalcio dell’erba, piccoli miglioramenti strutturali, ampliamenti di carreggiate e interventi di ripristino delle pavimentazioni. Oltre a questo è importante un presidio fisso lungo le strade stesse per gestire al meglio la circolazione veicolare.

Sarà questa l’occasione giusta – puntualizza il presidente – per chiedere ad Anas di accelerare i lavori sul ponticello della SP 8 e sul muro di contenimento sulla SR 3 Ter a Taizzano di Narni. Tutto questo – conclude – va fatto con uno spirito di collaborazione fra Provincia, Comune di Narni e Anas che tenga conto prima di tutto della sicurezza e quindi delle esigenze dei cittadini e delle attività economiche del nostro territorio”.