Categorie: Istituzioni Terni

RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 58%: ARRIVA IL PROGETTO PORTA A PORTA

Dopo il progetto della Vus per l'area Spoleto – Foligno – Trevi e le iniziative in altri comuni umbri, ora anche a Terni si sperimenta la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Un progetto volto all'incremento della differenziata, fino al 58% a Terni, secondo quanto comunica lo stesso sindaco Paolo Raffaelli. L'annuncio è avvenuto nel corso di un convegno regionale dal tittolo “Esperienze a confronto sulla raccolta differenziata domiciliare” che si è tenuto ieri nella città dell'acciaio.

Il nuovo sistema di raccolta sostituirà completamente quello esistente di tipo stradale, con un modello “porta a porta” che prevede la consegna ad ogni utenza/struttura abitativa di un kit di contenitori. Ciò permetterà un maggiore controllo dei rifiuti raccolti e promuoverà comportamenti virtuosi da parte dei cittadini. Nelle intenzioni di Comune di Terni ed Asm, il nuovo tipo di raccolta sarà avviata in autunno in 2-3 Circoscrizioni per arrivare a coprire tutto il territorio comunale entro il 2009. “Il successo dell'iniziativa – è stato sottolineato – dipenderà anche dalla sensibilità e dalla partecipazione dei cittadini ternani e dai contributi delle associazioni di categoria ed ambientaliste. Il progetto del Comune di Terni – è stato detto – in parte anticipa l'attuazione degli indirizzi contenuti nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e rappresenta una prima verifica sui risultati ed obiettivi che possono essere raggiunti in Umbria”.

“L'obiettivo – ha sottolineato il sindaco Raffaelli – è quello di passare entro questo 2008 dalla fase del conferimento alla fase della raccolta domiciliare in buona parte della città, impresa niente affatto facile in un territorio che conta quasi 48mila utenze domestiche e più di 8mila utenze non domestiche, ripartite su quasi 17.500 numeri civici. Siamo perfettamente consapevoli che il traguardo che ci prefiggiamo, il 56% di raccolta differenziata a regime, è estremamente ambizioso, ma è anche un traguardo obbligato perché al di sotto di quella soglia non è possibile realizzare un quadro di convenienze, anche tariffarie, senza le quali è assai difficile se non impossibile la forte motivazione e l'estesa partecipazione civica della città, che rappresentano le condizioni indispensabili per la riuscita del progetto in una città come Terni in cui la tariffa media è di circa 50 euro al di sotto della media nazionale”.