Città di Castello

Raccolta Civica, uno studio per valorizzare la collezione archeologica e paleontologica

Sarà presentato in commissione congiunta ‘Servizi’ e ‘Assetto del territorio’ la proposta di valorizzazione della Raccolta civica di Città di Castello. L’organismo è stato convocato mercoledì 10 luglio, alle ore 17, e in quella sede verrà illustrato lo studio compiuto dal docente dell’Università di Perugia Lucio Fiorini, che da tempo sta lavorando gratuitamente ad un’ipotesi di esposizione dei reperti archeologici e palentologici donati nel 1974 dall’Associazione Protostorica al Comune di Città di Castello.

Che cosa è la Raccolta Civica – Ospitata per lungo tempo all’interno di una sala della Biblioteca Comunale di via delle Giulianelle, la Raccolta civica è costituita quasi esclusivamente da fondi privati donati al Comune nel 1974. I reperti archeologici si attestano dalle ere geologiche più antiche fino alla comparsa dell’uomo con pezzi risalenti all’età della pietra e al periodo etrusco e romano. Alcuni strumenti di pietra provengono da località e nazioni differenti, mentre tutta una serie di reperti sono stati rinvenuti nel territorio del Comune tifernate e nei vari Comuni del comprensorio altotiberino. Tra i vari reperti archeologici conservati ci sono fossili di grandi mammiferi quali elefanti, rinoceronti, ippopotami, bisonti, cervi, cavalli e castori che nel Pleistocene medio popolavano le sponde del grande Lago Tiberino. Una significativa varietà di oggetti preistorici, etruschi e romani, come bracciali, utensili, vasi aretini, monete e un peso di stadera in bronzo (raffigurante la dea Minerva con un grande elmo), documentano le varie civiltà che hanno anticamente popolato l’Alta Valle del Tevere.

E’ un punto d’arrivo fondamentale per il futuro per la Raccolta civica, un patrimonio di grande pregio artistico e scientifico che presto diventerà un tassello essenziale della rete museale cittadina – spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele BettarelliGrazie all’impegno di Lucio Fiorini e dei suoi collaboratori siamo in grado di presentare per la prima volta un progetto di esposizione e utilizzo dei reperti in Pinacoteca. Dare una collocazione stabile che finalmente valorizzi la donazione è stato possibile attraverso la consulenza gratuita di un team multidisciplinare dell’Università di Perugia, che ci consente di tenere insieme divulgazione e criteri scientifici, aggiungendo al circuito museale un segmento che andava colmato, stante il valore dei reperti e la loro significatività storica”.

Alla commissione, aperta al pubblico, oltre ai presidenti dei due organismi Luciano Tavernelli e Giovanni Procelli, parteciperanno il sindaco Luciano Bacchetta e il vicesindaco Bettarelli, il docente dell’Università di Perugia Lucio Fiorini, affidatario delle cattedre di Metodologie della ricerca Archeologica e di storia dell’Architettura 2, Paolo Camerieri, rappresentante del Ministero dei Beni e Attività Culturali, l’archeologo Massimo Legni, specializzato in Studio di design applicato alla modellazione 3D, computer design, grafica e web design, Alessandro Nocentini, dottore di ricerca dell’università degli studi di Firenze, Dipartimento di Architettura DIDA, Franco Dinarelli dell’Associazione Protostorica Alta Valle del Tevere.