E’ stata segnata in calendario per il prossimo giovedì 7 aprile l’udienza legal-quintanara sulla spinosa vicenda del ‘lancio della lattina’ al Campo de li Giochi, nel corso della Giostra del 19 settembre 2015 quando un contradaiolo del Giotti scagliò il contenitore di latta verso il portacolori del Croce Bianca, Daniele Scarponi. La sede del ‘processo’ sarà Palazzo Candiotti, dove l’apposita commissione disciplina chiamata ad affrontare il caso, presieduta dall’avvocato Claudio Franceschini e composta dagli avvocati Marco Paoli e Giulio Famà, sarà chiamata a riunirsi per stabilire se, e quali sanzioni, applicare alla contrada biancoceleste. Da ricordare che il giottino venne prontamente espulso dall’albo dei soci rionali, in seguito a riunione straordinaria urgente dello stesso consiglio di piazza Faloci Pulignani. Lo stesso autore del gesto, tra l’altro, uscì allo scoperto chiedendo scusa a mezzo stampa. C’è stato un rinvio dovuto alla volontà di ascoltare ulteriori testimonianze, tra le quali quella del priore biancorosso Andrea Ponti e di un responsabile della scuderia. La commissione intanto, ha ascoltato il giovane a Palazzo Candiotti, già raggiunto da un Daspo da parte della Questura di Perugia. A sostenere l’accusa, l’avvocato Emanuele Damiani, curatore del dossier nel quale sono riportati esito degli indagini e testimonianze. Ed ora, quali scenari si potrebbero aprire? Il rione Giotti potrebbe essere chiamato in causa per un’eventuale ‘responsabilità oggettiva’ che finirebbe una sorta di diffida o richiamo, senza applicazioni di multe e tantomeno sospensioni. I giottini si sono affidati al legale Paolo Favini.