La Giostra della Quintana si conferma ancora una volta ai vertici nel panorama internazionale delle rievocazioni storiche. Domenica scorsa infatti, a Città della Pieve in occasione della terza edizione di “Epoche in passerella”, la qualità della manifestazione folignate è stata dettagliatamente illustrata dall’architetto Stefano Trabalza, presidente della commissione artistica di Palazzo Candiotti.
Nell’ambito della specifica sessione di studio, dedicata per l’appunto al progetto di legge sulle rievocazioni storiche italiane, Trabalza ha illustrato come il disciplinare sia uno strumento indispensabile per la qualità. Quando si parla di disciplinare si intendono di fatto, i cerimoniali ed i regolamenti che scandiscono tutti i momenti della festa.
L’intervento di Stefano Trabalza è stato particolarmente apprezzato, ed ha saputo toccare tutti gli elementi della Quintana, in particolare modo, il presidente della commissione artistica, ha spiegato il passaggio epocale da rievocazione storica a quello specifico di ricostruzione storica, quando ormai venti anni fa, il corteo delle rappresentanze rionali fu trasformato in apparato di giostra, seguendo fedelmente i dettami dell’epoca.
“La Quintana ha subito una grande trasformazione – ha spiegato Stefano Trabalza – mantenendo perè anche alcuni elementi della tradizione ormai consolidati dopo settanta anni anni di storia. Si caratterizza decisamente per il suo rigore storico, che si ritrova nei nostri cerimoniali e regolamenti. Basti pensare – ha rilevato – al cimoniale che fa muovere oltre settecento personaggi. Rigore storico che deriva anche dal preciso riferimento cronologico della Quintana, compreso tra il 1580 ed il 1620, all’interno del quale noi attingiamo per definire fedelmente foggia dei costumi e preparazione del banchetto”.
La presenza della delegazione quintanara a Città della Pieve è stata impreziosita da stupendi abiti che il numeroso pubblico ha ammirare durante la sfilata di costumi d’epoca.