Sarà il 27enne Paolo Palmieri, di Stroncone, a sostituire ufficialmente Luca Innocenzi nella Giostra della Quintana di domenica 17 settembre. Palmieri aveva già rappresentato il Cassero alle Prove ufficiali, in attesa della decisione definitiva su Innocenzi.
Sulla decisione della Commissione Giustizia intanto nessun commento. La verità dell’organismo, presieduto dall’avvocato Carlo Orlando, è contenuta in otto pagine di sentenza. Otto pagine che riassumono tutto il lavoro istruttorio e cristallizzano la vicenda.
Il tutto a partire dal 6 giugno, quando l’ufficio del procuratore Emanuele Guerrini comunicava alla Commissione l’avvio di un procedimento disciplinare derivante dalla segnalazione del 5 giugno. Il 14 giugno veniva notificato l’avvio del procedimento con l’acquisizione di prove video, foto e articoli di giornale per poi procedere con l’interrogatorio del cavaliere. Nel frattempo si era poi registrato il Daspo del Questore per Innocenzi. Si arriva quindi al 14 giugno, il giorno in cui la Commissione decide per la sospensione cautelare di un mese, poi rinnovata alla scadenza. Acquisite dalla Corte anche l’ordinanza con cui il Tar ha sospeso il Daspo, la revoca della sospensione della Fise e un video amatoriale. Chiamati in causa per “responsabilità” oggettiva” anche il Morlupo, per la condotta del suo rionale e per lo stesso motivo il Cassero. La difesa di Innocenzi e degli altri è andata nella direzione della contestazione delle prove e dell’affermazione delle azioni motivate come legittima difesa dei propri parenti, gli altri membri dello staff. Il Rionale del Morlupo ha sottolineato di essere stato aggredito fisicamente dagli altri e che lui si era limitato a schermaglie orali.
Quindi la decisione sui fatti, che la Commissione definisce “di una certa gravità, tenuto conto della natura sportiva della competizione che ne ha dato origine“. I tafferugli sono stati “una disdicevole dimostrazione di ciò che non deve animare, in primis, un protagonista della Giostra della Quintana“. Si illustrano i motivi per i quali le immagini video vengono ammesse nel procedimento e si analizzano le posizioni di ciascun partecipante. Su Luca Innocenzi il gesto viene definito grave ma la pena, anche per assenza di precedenti e per il riconoscimento dell’errore, viene mitigata a nove mesi. Pena proporzionale agli altri, in base alla parte avuta nei disordini.