L’attività quintanara non conosce soste: in periodo pre natalizio, ecco rispuntare fuori la sempre spinosa questione del vincolo dei cavalieri.
Mercoledì sera in via Cortella, nella sede del rione Cassero, il consiglio della torre merlata ha ricevuto il presidente Domenico Metelli, il vicepresidente Guido Tofi e gli altri magistrati.
Vertice richiesto per fare il punto sullo stato dei lavori di recupero degli immobili casserini e per affrontare il nodo dei rapporti con i cavalieri.
Sul tavolo è così finita una proposta che sicuramente, tra favorevoli e contrari, è destinata a far discutere.
“Noi come consiglio rionale abbiamo chiesto di apportare alcune modifiche al regolamento – fa sapere il priore Giorgio Recchioni – ritenendo giusto ed utile che il cavaliere sia legato da vincolo al rione, per l’intera durata del mandato elettorale. In pratica, il cavaliere, una volta ingaggiato – spiega – potrà andarsene solo se dovesse essere il consiglio rionale a sfiduciarlo decidendo di non gareggiare con lui. Ma in ogni modo, non potrà cambiare casacca e giostrare con un altro rione”.
Insomma, solo uscita senza ritorno in pista sotto altre insegne. Praticamente, un’abolizione di fatto dello svincolo.
Riccardo Raponi, dopo aver debuttato a giugno come Pertinace del Cassero, nei giorni scorsi ha chiesto il ‘divorzio’ anche alla luce della richiesta pervenuta da un altro rione, leggasi rione Croce Bianca dopo il passaggio dell’ormai ex Fedele Daniele Scarponi sotto Le Conce dello Spada.
“Intanto voglio sottolineare che l’incontro si è svolto in un clima di massima cordialità ed è stata anche l’occasione per vederci prima di Natale – sottolinea il priore Giorgio Recchioni – poi, per quanto mi riguarda, personalmente Raponi dovrebbe assistere alla prossima Quintana da spettatore al Campo de li Giochi ma su questo dovrà esprimersi il consiglio rionale. Ad ogni modo – conclude – per ora il tema non è assolutamente all’ordine del giorno”.
Se Raponi resterà congelato saranno quindi due le caselle del toto cavalieri ancora da sistemare.