Tiro incrociato sulle recenti scelte programmatiche e di marketing adottate dall’Ente Giostra della Quintana.
Ad esprire critiche e perplessità sono l’ex priore del Giotti nonchè ex Segretario Generale Alfredo Doni, e l’ex Magistrato alla Propaganda Giovanni Bosi.
Parole schiette e non meno dure, che vanno diritte all’indirizzo di Palazzo Candiotti.
“Da quintanaro e da priore emerito del rione Giotti non posso che esprimere la più profonda amarezza per la definitiva scomparsa del Gareggiare dei Convivi. Una manifestazione, una competizione che aveva alzato notevolmente il livello storico, artistico, culturale ed enogastronomico della Quintana. Un evento – scrive Alfredo Doni in una mail di risposta al comunicato stampa di presentazione del calendario di giugno – – che non può certo essere sostituito dalla festa a palazzo di febbraio sul cui risultato si potrebbe discutere a lungo. Tanti cari saluti”.
Sulla stessa linea, la mail inviata da Giovanni Bosi.
“Da quintanaro e da folignate vorrei esprimere tutta la mia perplessità sull’inopportunità del continuo rinnovo della linea grafica dell’Ente Giostra della Quintana, che nulla ha a che vedere con la natura, l’essenza e il rigore storico della manifestazione, che resta pur sempre una rievocazione barocca (pur nella sua mediazione contemporanea). Il continuo cambiare peraltro non giova all’immediata riconoscibilità dell’evento, con scelte che peraltro cadono perfino nell’anonimato piuttosto che nella caratterizzazione della manifestazione stessa. A parte il logo “ordinario” dell’Ente, lo stesso logo del 70° presenta la ridondanza della scritta “settantesimo anniversario” e nulla dice sul luogo in cui si svolge la Giostra della Quintana, che non va dato per scontato sia quella di Foligno (vista l’omonimia con altri eventi) né che sia orgogliosamente l’unica esistente. Con spirito costruttivo, Giovanni Bosi”.