“Due drammatici episodi, due brutte coincidenze”. E’ questo il commento degli organizzatori della Giostra della Quintana all’indomani dei due incidenti che hanno caratterizzato l’avvio delle prove ufficiali di sabato. Il primo dei quali si è verificato poco dopo le 22 di sabato. .Il primo episodio ha riguardato il cavaliere del rione Ammanniti, Emanuele Capriotti di Ascoli Piceno, 33 anni, sceso in pista per ottavo nella prima tornata con Kalascian, purosangue inglese di quattro anni. Dopo aver infilato il primo anello, nell’impegnare la curva “lato piscina”, l’animale ha avuto un cedimento con l’arto anteriore destro e ciò ha determinato la caduta del cavaliere. Mentre si prestava il primo soccorso a Capriotti, ci si rendeva immediatamente conto che Kalascian zoppicava tenendo sollevata la zampa offesa. In Campo è entrata l’ambulanza veterinaria (che presenzia sempre in occasione sia delle prove che della Giostra vera e propria) e si è deciso di trasferire il cavallo alla clinica veterinaria di Perugia. Qui però i veterinari, constatate le condizioni, hanno dovuto decidere la soppressione dell’animale di proprietà della scuderia Capriotti. Intanto Emanuele Capriotti, dopo le prime cure del dottor Mauro Bartocci, è stato trasportato all’ospedale “San Giovanni Battista” dove i medici gli hanno riscontrato la lussazione dell’omero, disponendo per lui 25 giorni di prognosi. Ha già fatto rientro alla propria abitazione ma è evidente che salterà la Sfida del 12 giugno. Per il rione Ammanniti si pone ora la necessità di trovare il suo sostituto. Il secondo episodio ha riguardato il cavallo del rione Giotti, Macho Vernacolo, purosangue inglese di sei anni, sceso in pista cavalcato da Massimo Gubbini. L’incidente si è verificato alla partenza: dopo pochi metri il cavaliere ha fermato l’andatura avendo notato alcuni problemi all’animale. Per Macho Vernacolo è stato deciso l’immediato rientro in scuderia: le sue condizioni non destano comunque particolari preoccupazioni. E’ stato sedato e sottoposto a radiografia al fine di definire per lui la migliore terapia: ha riportato la frattura della seconda falange dell’arto anteriore destro e ne avrà per sessanta giorni.
“La pista del “Campo de li Giochi” resta comunque sicura e in condizioni da garantire la massima tutela a cavalli e cavalieri” dicono dalla Giostra. La situazione determinatasi è stata subito al centro di consultazioni del presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, del presidente della Commissione tecnica Marco Cardinali e dei magistrati unitamente a priori e cavalieri di giostra. “Sono due episodi che ci addolorano moltissimo – commenta il presidente Metelli – inviamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione ad Emanuele Capriotti in attesa di rivederlo in pista quanto prima. Sono ben note la cura, l’attenzione e la dedizione che tutti i quintanari pongono nella tutela dei binomi in pista perché è il nostro fiore all’occhiello. Purtroppo episodi come questi sono sempre da mettere nel conto quando gareggia un cavallo. Si è trattato di due drammatiche coincidenze, in una serata che era votata peraltro alla festa in onore dei bambini del progetto ‘Quintana e Scuola’. Quando successo – ha concluso Metelli – non cambia la nostra considerazione sulla sicurezza della pista né evidentemente la fiducia nella Commissione tecnica, e questo per unanime riconoscimento sia dei priori che dei cavalieri. Due tristi episodi, quelli verificatisi, due sfortunati accadimenti nell’arco di una stessa serata dopo che erano ben undici anni che non accadeva nulla. E la pista è evidentemente quella di sempre”. L’ultimo episodio era stato quello del 1999 con Cà Granda.
Le Prove ufficiali, per generale volontà, sono proseguite. Il miglior tempo è stato quello di Massimo Gubbini (Giotti) su Baccani con 55”28. Bene anche Luca Innocenzi (Cassero) e Lorenzo Paci (Pugilli) con il medesimo tempo di 56”10. Questo il dettaglio dei tempi:
Rione Giotti, Massimo Gubbini: su Baccani 55”28.
Rione Spada, Luca Veneri: su Paradaise Hours 57”07.
Rione Cassero, Luca Innocenzi: su Scintilla 56”10.
Rione Morlupo, Lucio Antici: su Miss Tobugg 56”56.
Rione Contrastanga, Gianluca Chicchini: su Desert Taphie 1’01”38; su Larochefoucald 58”61 e 57”99.
Rione Croce Bianca, Daniele Scarponi: su Scala Minore 55”49; su Big More 57”91 e 56”31.
Rione Pugilli, Lorenzo Paci: su Go Betty Go 56”10; su Nigretta 57”88 e 56”46.
Rione La Mora, Matteo Martelli: su Gaby Danehill 57”65 e 57”95;
Rione Badia, Michelangelo Fondi: su No Risk No Glory 57”50