Nel resto d’Italia tutti i riflettori sono puntati sul Quirinale e sulle intricate vicende per l’elezione del presidente della Repubblica, al ‘centro del mondo’ nel mirino c’è Palazzo Candiotti e la partita, quanto mai incerta per l’elezione del prossimo presidente dell’Ente Giostra della Quintana.
Ieri pomeriggio allo scoccare delle 18.00 il primo, clamoroso colpo di scena: nessuno si è presentato in segreteria a depositare le candidature, nè alla poltrona più alta nè alla carica di magistrato. Mai successo nella storia delle democrazia quintanara.
A mali estremi…estremi rimedi: le elezioni per il rinnovo dei vertici quintanari, già fissate in calendario per venerdì 16 gennaio sono state depennate e rinviate a data da destinarsi.
Cosa succede ora? Lunedì sera dovrebbe riunirsi d’urgenza l’apposita commissione elettorale, presieduta dall’avvocato Sandro Ridolfi mentre già ieri, il decano dei priori Alessio Castellano (Spada) ha fatto sapere che a termine di regolamento saranno le elezioni saranno indette entro una quindicina di giorni
I 150 consiglieri rionali saranno quindi chiamati alle urne entro il mese di gennaio, e magari per il cerimoniale del Patrono San Feliciano sarà presente la nuova dirigenza.
L’altra domanda, a questo punto è: chi andranno a votare? Inevitabilmente dovranno essere prorogati o riaperti anche i termini per depositare le candidature alla segreteria di Palazzo Candiotti.
Intanto il presidente – ancora in carica – Domenico Metelli, fa sapere che gli uomini della sua squadra avevano regolarmente predisposto tutta la necessaria documentazione, e che proprio lui gli ha chiesto la gentilezza di non farli protocollare: una mossa volta a favorire – secondo Metelli – ulteriori occasioni di dialogo per giungere ad una soluzione che permetta di ritrovare la necessaria serenità e compattezza.
Un passo indietro che in verità Metelli considera un passo avanti.
Comunque sia, la matassa è ingarbugliata ed il decano dei priori non è affatto sereno, anzi rivolge un appello al ‘rasserenamento degli animi’.
“Una situazione del genere non si era mai verificata – commenta Alessio Castellano – e dobbiamo cercare una soluzione anche dal punto di vista amministrativo. In ogni modo invito tutti a ritrovare uno spirito di dialogo e di collaborazione nell’interesse superiore della manifestazione e della città di Foligno. Fisseremo quanto prima una riunione con tutti i priori per vedere come procedere, ma al momento non possiamo sbilanciarci su scenari futuri”.
Un invito alla ‘concordia e all’amor della cittade tutta’ come recitano le immortali parole del Bando di Giostra, ma qui la disputa elettoral quintanara non è meno complicata di quelle politico amministrative.
Ad oggi la situazione è e resta cristallizzata: netta spaccatura tra chi è pronto a dare il via al quinto mandato Metelli (ovvero Croce Bianca, Cassero, Badia, Spada e Contrastanga) ed i rinnovatori (La Mora, Giotti, Morlupo, Pugilli e Ammanniti).
Intanto anche sui social network la discussione si anima: chi dovrebbe essere lo sfidante o il successore di Metelli?