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Querele “bavaglio” contro libertà di informazione

Querele come strumento di intimidazione nei confronti dei giornalisti. La redazione di Tuttoggi, avendo ricevuto e pubblicando la nota dell’Associazione stampa umbra intende manifestare la massima solidarietà al collega Enzo Beretta. 

L’Associazione Stampa Umbra e il Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, registrano con preoccupazione il moltiplicarsi di “avvertimenti”, querele e citazioni civili con richieste di risarcimento a danno dei giornalisti ed individuano in tali comportamenti un evidente tentativo di limitarne l’attività. Iniziative quasi sempre strumentali, compromettono un diritto essenziale in democrazia, a danno del cittadino utente.

Denunciano l’episodio che, in questi giorni, ha visto protagonista il giornalista Enzo Beretta, 32 anni, collaboratore de “La Nazione” e “Panorama”, dopo un’esperienza all’Ansa di Perugia, raggiunto da una minacciosa ed esosa richiesta di risarcimento danni solo perché ha riferito in cronaca dei contenuti di una vicenda relativa ad un procedimento che riguardava un importante imprenditore in passato protagonista di vicende giudiziarie molto complesse. Episodio che si aggiunge ad una lunga e preoccupante lista.

Nel sottolineare come questi atteggiamenti non abbiano altro scopo che di “avvertire” preventivamente il cronista sui pericoli a cui andrebbe incontro scontrandosi con chi evidentemente ha forza e risorse per tentare di mettere bavagli a chi ha il dovere della completezza dell’informazione, l’Asu e l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria esprimono la più totale e convinta solidarietà al collega Enzo Beretta e fanno appello al senso di responsabilità di chi è chiamato a rappresentare le istituzioni democratiche, affinché si eriga un argine nei confronti di chi adotta simili comportamenti lesivi della correttezza dell’informazione.