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“QUELLO CHE RESTA DELLA MAGGIORANZA FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI”

I finanziamenti per le case popolari non ci sono più. Lo aveva detto pubblicamente l'ex vicesindaco di Norcia, Alberto Canali, nella popolatissima seduta del consiglio comunale della scorsa settimana. Lo avevano detto tra le righe gli esponenti di “Uniti per Norcia”, il gruppo di centrosinistra in consiglio (primo a portare alla luce la questione dei mancati finanziamenti Poa 2006), che avevano comunque presentato una mozione che impegnasse il sindaco a cercare di recuperare i soldi per costruire nuove case popolari a Norcia. Una mossa studiata, consci che ormai ci fosse ben poco da fare, per far tornare il primo cittadino ufficialmente sui suoi passi.

E che i finanziamenti non ci sono più lo ha ribadito ieri l'assessore regionale alle politiche sociali Damiano Stufara rispondendo ad un'interrogazione di Giancarlo Cintioli.

“Le bugie del sindaco Nicola Alemanno hanno le gambe corte: l'assessore regionale Damiano Stufara, nel rispondere ad una interrogazione presentata dal consigliere regionale Giancarlo Cintioli, ha attribuito interamente al Comune di Norcia la responsabilità del mancato finanziamento regionale per la costruzione di 10 alloggi di edilizia popolare perché non è stata individuata l'area per la costruzione degli stessi”. Così commentano i membri del gruppo “Uniti per Norcia”, Federico Basili, Ulisse Regoli, Rita Chiaverini, Sara Coccia e Alberto Naticchioni. I quali comunque ringraziano la Regione per la disponibilità dichiarata ad affrontare nel futuro il problema delle case popolari a Norcia “la cui realizzazione – sottolinea il centrosinistra – è necessaria per superare l'emergenza abitativa e soprattutto per risolvere definitivamente il problema degli ormai insalubri prefabbricati realizzati a ridosso delle mura urbiche dopo il sisma del 1979”.

“L'amministrazione Alemanno ha commesso un grave errore – proseguono gli esponenti di minoranza – e ha privato, per chissà quanti anni, molte famiglie del diritto all'abitazione, ostacolandone per incapacità e superficialità, il soddisfacimento di un bisogno primario perché, quello della casa, come quello del lavoro e della famiglia è un bisogno primario garantito dalla Carta Costituzionale. Ammettere l'errore, anziché arrampicarsi sugli specchi con argomentazioni prive di fondamento, sarebbe stato più dignitoso per una amministrazione che ha manifestato tutte le sue contraddizioni e divisioni in una crisi istituzionale che ora, con la nomina del nuovo vice-sindaco, è solo apparentemente superata”.”Più volte i consiglieri di “Uniti per Norcia” – dichiarano Basili, Chiaverini, Coccia, Regoli e Naticchioni – hanno evidenziato che la giunta di centrodestra ha fatto piombare Norcia nell'immobilismo e nell'isolamento più completo: manca una strategia di lungo respiro, manca la capacità di relazionarsi con l'esterno, mancano progetti di sviluppo in grado di risollevare l'economia locale per non parlare poi della capacità di districarsi nei percorsi istituzionali e amministrativi. Sul caso specifico delle case popolari, cercare di convincere i consiglieri comunali e i cittadini che parlare con l'Ater e seguire ‘scorciatoie' al di fuori delle regole equivalesse ad avere finanziamenti certi e alloggi nel giro di poco tempo, è l'esempio lampante di come l'amministrazione Alemanno gestisce la cosa pubblica”.

Nonostante i disagi per le 43 persone in lista d'attesa, di cui una ventina residenti ancora nei prefabbricati dopo il sisma del 1979, il centrosinistra ha avuto un risultato politico non di poco conto: la spaccatura nella minoranza, con Forza Italia e La Destra che si sono dissociati dall'operato della giunta.

“La versione sostenuta dal sindaco e da quello che resta della sua maggioranza fa acqua da tutte le parti: la responsabilità – sottolinea il gruppo di opposizione – è solo dell'amministrazione Alemanno che dal giugno del 2004, data del suo insediamento, non è riuscita ad individuare un'area Peep per consentire alle 43 famiglie in graduatoria di avere una casa popolare e a circa 60 famiglie di poter costruire una casa tramite cooperative edilizie. ‘Uniti per Norcia' – concludono i consiglieri – continuerà ad informare la cittadinanza su quanto accaduto per sottolineare la mala gestione della cosa pubblica di una amministrazione che a soli tre anni e mezzo dall'insediamento si sta rivelando per quello che è: inaffidabile”.