Era salito sul treno Foligno – Roma, ma era arrivato con ben 4 ore di ritardo a destinazione. Una vera e propria odissea. E così uno dei passeggeri dell'Eurostar 9341 del 30 novembre 2005, difficile da dimenticare per chi vi era a bordo, aveva fatto causa a Trenitalia. Il Giudice di Pace di Foligno aveva quindi riconosciuto al passeggero il diritto ad essere risarcito con la somma di 500 euro per “danni alla salute causati da sofferenza psico-fisica”. Una sentenza sulla quale Trenitalia aveva fatto ricorso, appellandosi al Tribunale di Perugia. Che ha completamente ribaltato la sentenza.
“In assenza di prove concrete e di accertamenti medico-legali, indispensabili in uno stato di diritto per legittimare una condanna risarcitoria, – spiega una nota dell'azienda gestrice del servizio ferroviario – il Giudice togato ha deciso di accogliere l'appello di Trenitalia”. Tenuto conto dell'eccezionalità dell'evento che aveva provocato il ritardo, Trenitalia, comunque, dopo le scuse, aveva riconosciuto ai passeggeri giunti a destinazione con quattro ore di ritardo il rimborso del biglietto e rilasciato un bonus utilizzabile per un nuovo viaggio. Una cosa ben diversa dai 500 euro che erano stati inizialmente concessi dal Giudice di Pace e poi revocati in appello.