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Quarantena, l’importanza di una buona “dieta” in tempo di coronavirus

Cosa devo mangiare? Come mi devo comportare? Devo modificare qualcosa della mia alimentazione? C’è qualche alimento che devo preferire per aiutare il mio organismo ed il mio sistema immunitario a proteggermi da questa epidemia?

La risposta è: dipende! Partiamo con le presentazioni.
Mi chiamo Marco Piermaria, sono un giovane Biologo Nutrizionista einsieme a voi cercherò di rispondere ad alcune delle domande più frequenti che mi vengono poste in questo periodo di quarantena forzata (ma necessaria) per fronteggiare l’epidemia da COVID-19.

Da che dipende?

Senza dilungarmi troppo sulle buone norme e pratiche da applicare in situazioni emergenziali come queste (dal distanziamento sociale, alla corretta igiene personale e dell’ambiente in cui viviamo, passando al divieto di uscire di casa fatto salvo specifiche ed improrogabili necessità) che quotidianamente ci vengono ricordate dagli organi preposti quali Ministero della Salute ed Istituto Superiore di Sanità, passo direttamente alla spiegazione della risposta data all’inizio: dipende!

La dieta = Stile di vita

Ma questo perché? E soprattutto, da cosa? Partiamo da un concetto base: dieta. E’ bene specificare che questa parola è spesso inflazionata nel parlar comune, dal sentito dire o da una errata applicazione della stessa.

Nell’immaginario collettivo è quasi sempre associata al “mangiar meno” una restrizione calorica più o meno severa (la caloria è un po’ come il metro che misura l’energia contenuta nei vari alimenti, elemento essenziale per il nutrizionista per stilare un adeguato piano alimentare) e la prima cosa a cui si pensa generalmente è “addio pane, ciao ciao pizza, arrivederci pasta, benvenuto petto di pollo”.

In realtà dieta non è solamente una parola, ma piuttosto un concetto ben più ampio; essa deriva infatti dal greco “dìaita” e cioè stile di vita, qualsiasi esso sia!

Che sia giusto o sbagliato sarà poi prerogativa del professionista valutare e giudicare come ci si sta comportando.

Ma, al tempo zero, che noi mangiamo eccezionalmente bene o clamorosamente male, che siamo atleti maratoneti o olimpionici della poltrona, quella è la nostra dieta, il nostro attuale stile di vita.

Le buone abitudini

Come avrete capito quindi, ciò che varia è il nostro punto di partenza. Ovviamente chi avrà da sempre seguito dei sani stili di vita, partirà sicuramente avvantaggiato: avrà cioè a disposizione una macchina (il nostro organismo) in piena efficienza avendole dato il giusto carburante (nutrienti, vitamine, minerali, acqua..) di cui necessita.

Ed il gioco sta tutto qui: non possiamo pretendere di essere una Ferrari se abbiamo dei ritmi sballati e delle abitudini completamente errate!

Bisogna allenare e mettere nelle condizioni più ottimali possibili il nostro organismo, in modo tale da farlo trovare pronto ed efficace a fronteggiare qualsiasi esigenza od ostacolo che si palesi più o meno improvvisamente lungo la sua strada.

Sia chiaro: non sto assolutamente dicendo che esiste un alimento prodigioso o una dieta miracolosa contro qualsiasi tipo malattia o epidemia, men che meno per quel che riguarda questo nuovo CoronaVirus!! Ma di certo, un conto è avere un organismo in salute, capace di far fronte e di resistere e
combattere con maggior tenacia alla malattia, un conto è avere un soggetto malandato, inattivo, con poca massa magra (e quindi muscolare, la più metabolicamente attiva), con un eccesso di massa grassa (notoriamente saputa capace di aumentare l’infiammazione cronica e sistemica) e magari il tutto contornato da alcol e fumo di sigaretta.

Non ci vuole di certo un genio per capire quali dei due sia lo stile di vita più vantaggioso rispetto all’altro; eppure sono ancora molte le persone che fanno fatica a comprenderlo, ad applicarlo e soprattutto a farlo proprio.

Niente scuse

Mille scuse: “non ho tempo, non mi piace, non mi va, sono ancora in tempo, Lunedì comincio..” Vi è infatti un problema di base che accomuna un po’ tutti, forse per la mancanza di una giusta e più diretta comunicazione da parte degli enti, organi e professionisti preposti, forse per una indisciplinatezza dell’italiano poco sensibile a questi temi e fan sfegatato del “tanto poi lo faccio”, e cioè manca il concetto di prevenzione.

Tutto ciò di cui abbiamo fin qui parlato, non è tanto curativo, ma piuttosto preventivo. Viviamo, purtroppo, in una società in cui fin quando non è patologia conclamata, facciamo poco o nulla per evitarla.

E comunque, anche quando siamo costretti a curarci, difficilmente cerchiamo di cambiare le nostre abitudini perché “tanto prendo la pasticchetta”, come fosse un deterrente, una scusa, un capro espiatorio per continuare a perpetuare i nostri errori.

A parer mio, tutti dovremmo seguire un adeguato e più consono piano alimentare specifico alle nostre esigenze personali, il che non equivale a dover stare a dieta come sinonimo di “mangiar meno”, ma piuttosto come sinonimo di “mangiar meglio e di qualità”.

Cerchiamo di offrire al nostro organismo tutti i nutrienti di cui necessita, variando con la stagionalità dei prodotti in modo tale da ricoprire tutti i suoi fabbisogni, e vedrete che saprà ripagarvi nei giusti modi.

Il consiglio

Sforziamoci di utilizzare questo tempo che dobbiamo passare in casa in modo corretto e intelligente. Usiamolo per apprendere o riscoprire delle sane abitudini: da quelle alimentari a quelle motorie (sempre in casa, ovvio), dalla riscoperta di un piacevole libro alla sana e corretta informazione (quella vera, autorevole, non il vicino che “ha sentito dire da..”), passando dallo stare insieme con i propri affetti (per lo più virtualmente, visto il periodo); e cerchiamo anche di sperimentare nuove e più salutari ricette in cucina.

E’ anche – e soprattutto – da queste piccole cose che ne giova la nostra salute (comprendendo pure un appagamento mentale) e con essa il nostro sistema immunitario.

Senza dilungarmi troppo, termino qui questo primo articolo introduttivo che ci servirà poi nei prossimi come base di partenza per affrontare ulteriori e più approfonditi argomenti nel dettaglio.

Ma a parer mio, senza questa prima parte di doverosa premessa, non avrebbe avuto senso parlarvi poi di quegli argomenti che tanto vi stanno a cuore e tanto vorreste sentirvi dire – e magari confermare – senza alcuna valenza scientifica….e cioè della famosa pillola magica che risolve tutti quanti i problemi (che sia la vitamina C, l’acqua calda con limone e zenzero, l’ananas che brucia i grassi, ecc..).

Mettetevi in gioco! Ma fatelo, fatelo ora! Agite adesso, cambiate in meglio per il benessere futuro, senza aspettare domani, che molto spesso “il domani” è già troppo tardi, è già malattia!

[Dott. MARCO PIERMARIA – Biologo Nutrizionista | X2 Spoleto Fitness Club | 338 5743080]