Ieri sera, poco prima delle 23, sul 113 è giunta una telefonata da parte di un uomo che ha riferito di essere a Ponte Felcino dentro una Fiat Punto di colore grigio, e di volersi togliere la vita. Subito dopo la comunicazione con la polizia si è interrotta.
L’operatore della Sala Operativa ha provato nell'immediatezza a rintracciare e contattare l’uomo, senza però riuscirci. L'agente ha così intuito che si potesse trattare di una telefonata da una cabina telefonica: dopo aver verificato l’elenco telematico e aver individuato l’ubicazione in via Maniconi, ha indirizzato sul posto le volanti, pensando che l'uomo si trovasse ancora in zona. La volante, giunta sul posto, è entrata in piazza Bolli, dove subito ha notato una Fiat Punto di colore grigio con il motore e le luci accese. Gli agenti hanno notato che seduto sul sedile anteriore sinistro vi era un uomo, con gli occhi chiusi e semi accasciato: tramite la Sala Operativa, è partita immediatamente una sollecitazione per il 118, già precedentemente allertato.
Aperta la macchina, gli agenti hanno notato che l’uomo nella mano sinistra stringeva una scatola ed un blister di due noti farmaci antipsicotici privi delle relative compresse: hanni così contattato direttamente il 118 per descrivere dettagliatamente la situazione, e per ricevere indicazioni in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. I poliziotti hanno provato a far parlare l'uomo, per evitare che si addormentasse e perdesse i sensi; in un primo momento l'uomo sembrava collaborativo, e pur parlando e respirando faticosamente, pronunciava qualche parola fino a quando non si è abbandonato in uno stato di semi incoscienza. Poco dopo è giunta un’ambulanza con medico a bordo, che ha praticato i primi soccorsi e lo ha accompagnato al pronto soccorso, dove, dopo le prime cure, è stato ricoverato.
Nel frattempo la Sala Operativa ha concluso gli accertamenti anagrafici dai quali si è risaliti alla sua identità, e alla residenza della sua famiglia, in zona Villa Pitignano dove gli agenti si sono recati per portare notizie ai familiari.
Mentre gli agenti percorrevano la strada di Villa Pitignano, sono stati fermati da due donne che a piedi si dirigevano verso Ponte Felcino; una delle due ha riferito che in serata il marito era uscito di casa, come faceva usualmente, ed uscendo le aveva detto di averle scritto una lettera; la donna aveva chiesto dove fosse la lettera, e l’uomo le aveva risposto che lo avrebbe saputo più tardi. Dopo un pò la donna era stata contattata telefonicamente dal marito, il quale le aveva riferito che la lettera era all’interno del cassetto di un mobile del corridoio; trovata la lettera, ha appreso che il marito aveva scritto di voler togliersi la vita spiegandole anche i motivi. Per questo era scesa in strada alla ricerca del marito per soccorrerlo.